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Bocciato all’esame di scuola guida, aggredisce l’istruttore - Denunciato dalla Polizia di Stato

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Verso le ore 19.00 di ieri, gli Agenti della Polizia di Stato in servizio di Volante della Questura sono intervenuti a Vicenza, in Via Zamenhof, dove era stata segnalata la condotta particolarmente aggressiva di giovane che non aveva superato l’esame pratico di scuola guida ed aveva aggredito l’istruttore.

Sul posto, gli Agenti acquisivano le dichiarazioni dei presenti, ristabilendo una situazione di ordine e tranquillità.

Dalle informazioni assunte, risultava che un giovane di origine del Mali del 1999, prima di sostenere l’esame pratico di guida, si era tolto le scarpe, prendendosi diversi minuti per pregare, inginocchiandosi più volte davanti alla vettura. Dopo essere salito sull’auto con l’istruttore e l’esaminatore, iniziava la marcia nonostante più volte fosse stato invitato a controllare tutte le procedure di preparazione alla guida ed in particolare che le cinture dei passeggeri fossero regolarmente allacciate, visto che il display elettronico della vettura segnalava la mancata attuazione di tale adempimento da parte di alcuni passeggeri.

Nonostante i solleciti ricevuti, il ragazzo iniziava comunque la guida ma dopo alcuni metri veniva fermato dall’esaminatore poiché reputato non idoneo al superamento dell’esame, dato che non ancora recepito le basilari norme sulla sicurezza stradale.

A quel punto, il giovane iniziava ad urlare contro il suo istruttore, accusandolo di non averlo informato sui vari processi previsti dall’esame, pretendendo la restituzione dei solti pagati per il corso, precisando che per lui era assolutamente fondamentale conseguire la patente, anche per poter svolgere una regolare attività lavorativa.

Il giovane continuava ad urlare proferendo frasi incomprensibili nella sua lingua di origine, dando calci alla vettura, togliendosi la maglietta e restando a torso nudo.  All’improvviso apriva la portiera posteriore dell’autovettura e prendeva per il braccio l’istruttore che cercava di divincolarsi ma veniva comunque colpito al volto cono un ceffone che gli procurava un taglio di qualche millimetro al labbro.

A quel punto i presenti chiamavano la Polizia, chiedendo soccorso.

All’arrivo dei Poliziotti il giovane si era già rivestito e negava la versione dei fatti raccontata dagli altri presenti, confermava, comunque, di essere stato bocciato e che per lui era fondamentale conseguire la patente.

Veniva quindi accompagnato in Questura per gli accertamenti di rito, foto-segnalato e denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di interruzione di pubblico servizio e lesioni personali.

 

* “Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.

 


11/10/2024

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