Le Volanti della Questura lo hanno rintracciato ieri a Vicenza e lo hanno arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria berica in seguito ai vari episodi di minaccia ed aggressione ai suoi familiari per ottenere da loro denaro.
H.B. 23enne di origine bosniaca, da alcuni mesi si era spontaneamente allontanato dalla sua famiglia residente a Vicenza e si era purtroppo avvicinato agli ambienti del degrado urbano e ad alcuni spacciatori.
Aveva così iniziato a richiedere insistentemente denaro ai suoi familiari (verosimilmente per acquistare stupefacenti), presentandosi presso il loro domicilio senza preavviso, spesso ubriaco o comunque sotto effetto di sostante stupefacenti, anche durante le ore notturne, danneggiando il cancello d’ingresso, le porte e le suppellettili, arrivando ad usare oggetti atti all’offesa quali coltelli o forbici durante le liti.
Episodi mai giunti a conseguenze più gravi, in virtù del contenimento attuato dagli stessi familiari che riuscivano più volte ad allontanare il giovane.
Durante le indagini emergeva che in una occasione uno dei suoi fratelli riportava lesioni da armi da taglio (già guarite).
Di seguito alle denunce presentate in Questura dal padre (a gennaio 2024) e dalla madre a (giugno 2024), la Procura della Repubblica avviava tutti gli accertamenti del caso che venivano puntualmente sviluppati dal Personale dell’UPGSP della Questura, acquisendo tutte le informazioni necessarie dalle persone in grado di riferire, a conferma dei fatti.
In seguito al citato approfondimento investigativo, l’Autorità Giudiziaria berica ne disponeva la custodia cautelare in carcere.
Nel corso del pomeriggio di ieri è stato quindi rintracciato a Vicenza, in zona Ovest, ed immediatamente arrestato dagli Agenti delle Volanti della Questura che lo hanno condotto presso il Carcere di Vicenza, ove permane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
* “Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.