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Espulso ed accompagnato al Centro di Permanenza e rimpatrio di Roma

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Nella giornata di ieri è stato nuovamente espulso ed accompagnato al Centro di Permanenza e rimpatrio di Roma il cittadino tunisino E.A.T., noto alle cronache per aver avuto una relazione con una ragazza vicentina all’epoca dei fatti minorenne.

Agli inizi del 2017, la minore si allontanava dal contesto domestico; i continui dissidi con i genitori avevano indotto la ragazza ad abbandonare diverse volte l’abitazione con conseguenti multiple segnalazioni di scomparsa da parte della madre alle forze dell’ordine.

La giovane si era allontanata con il tunisino in quanto i suoi genitori si erano opposti alla relazione: l’uomo si era infatti reso responsabile di numerosi reati.

I due, anche se la ragazza era minorenne,  avevano deciso di vivere in Tunisia.

Una volta fuggiti, i genitori della giovane si erano rivolti al programma televisivo “Chi l’ha visto”. In poco tempo si erano susseguite numerose denunce di scomparsa da parte della sua famiglia.

Nel corso della sua permanenza in Italia, lo straniero ha accumulato innumerevoli condanne e deferimenti all’A. G., nonché vari arresti in flagranza di reato per furto, furto aggravato in concorso, rapina, rapina in concorso, ricettazione, rissa, lesioni personali, danneggiamento, oltraggio a pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale e numerosissimi reati legati allo spaccio e alla detenzione di sostanze stupefacenti.

Lo straniero, entrato in Italia privo di visto nel 2014, era stato espulso diverse volte.

Nel 2017, mentre si trovava agli arresti domiciliari per spaccio di sostanze stupefacenti, durante un controllo, veniva colto con altri tre stranieri ed in compagnia della minore, con oltre 3 kg di droga marijuana destinata allo spaccio. Successivamente veniva condannato dal Tribunale di Vicenza alla pena di anni 1 e mesi 2.

Lo straniero, approfittando della successiva decisione del GIP, che revocava la misura cautelare in carcere con l’obbligo quotidiano della presentazione presso la Polizia di Stato, si rendeva responsabile, dopo pochi mesi, di rapina aggravata dall’uso delle armi. In considerazione di questo ennesimo episodio e della perseveranza dimostrata nella attività di spaccio, otteneva il divieto di dimora nella Provincia di Vicenza.

Nel 2018, il tunisino veniva condannato, con sentenza emessa dal GUP presso il Tribunale di Vicenza per detenzione illecita di sostanze stupefacenti in concorso e resistenza a pubblico ufficiale.

A seguito di un nuovo decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Vicenza e dal provvedimento di trattenimento presso il CPR di Torino, lo straniero, in data 21.08.2018, veniva espulso ed imbarcato su un volo aereo, destinazione Tunisia; tuttavia, l’esecuzione dell’espulsione non venne eseguita a causa di un guasto tecnico del velivolo.

Nel 2020 contraeva matrimonio, in Tunisia, con la cittadina italiana, divenuta nel frattempo maggiorenne. Rientrato in Italia, appena sbarcato a Venezia, veniva tratto in arresto per scontare un cumulo di pene di 3 anni di reclusione.

All’interno della Casa Circondariale di Venezia, si rendeva responsabile di innumerevoli reati, quali resistenza a pubblico ufficiale, rissa, lesioni personali e danneggiamento.

Dopo aver ottenuto il beneficio dell’affidamento in prova ai servizi sociali nel 2022, veniva nuovamente denunciato per estorsione e tornava quindi in Carcere anche se per pochi mesi.

Dimesso dall’Istituto di detenzione, per fine pena nel 2024, il tunisino continuava nei suoi comportamenti delittuosi: a febbraio di quest’anno, a seguito di una colluttazione con altri soggetti veniva rinvenuto, in prossimità di una nota discoteca di Vicenza, a terra, ferito e sanguinante.

Il Magistrato di Sorveglianza di Verona, nel mese di maggio, ha emesso sentenza di espulsione proprio in quanto pericoloso socialmente.

Detta sentenza è stata eseguita ieri dagli Agenti della Questura di Vicenza che lo hanno accompagnato coattivamente presso il C.P.R. di Roma da dove sarà quanto prima scortato in Tunisia e rimpatriato.


21/06/2024

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