Il 23 maggio scorso, sull’Autostrada A4, tra Vicenza Ovest e Montecchio Maggiore, a seguito di un incidente stradale che coinvolgeva un camion che trasportava 51 capi di bestiame, di disperdevano diversi bovini, molti dei quali venivano recuperati e messi in salvo.
Uno di questi, però, un toro di circa cinque quintali, da allora risultava disperso, tanto che nei giorni successivi ne era stata segnalata la presenza in varie ore del giorno e della notte, sempre nelle zone di Vicenza Ovest.
Proprio ieri mattina, in seguito ad una segnalazione giunta da personale della Polizia Stradale di Vicenza in perlustrazione sulla citata tratta autostradale, il grosso toro veniva visto a ridosso della carreggiata, con conseguente pericolo per l’incolumità degli automobilisti. Sul posto convergevano le Volanti della Questura, gli equipaggi della Sezione Polizia Stradale di Vicenza ed il Servizio Veterinario della AULSS per cercare di sedarlo e portarlo in sicurezza in una stalla autorizzata.
L’intervento, però, non è andato a buon fine, in quanto l’animale ha a più ripreso cercato di “caricare” gli Agenti della Polizia di Stato intervenuti, i quali per non abbatterlo, hanno dovuto trovare rifugio tra le sterpaglie o dietro agli alberi. I tentativi di attingerlo con dei dardi sedanti da parte del veterinario non sono andati a buon fine e l’animale si è dileguato facendo perdere le sue tracce.
Stanotte, verso l’1.00, in Via dell’Edilizia di Vicenza è stata nuovamente segnalata la presenza del grosso bovino, con conseguente pericolo per gli automobilisti in transito.
Gli Agenti delle Volanti, ancora una volta, si sono portati sul luogo della segnalazione ed hanno messo in sicurezza le strade limitrofe, per evitare precauzionalmente il transito di automobilisti. Nel frattempo hanno allertato il Servizio Veterinario. Stavolta, fortunatamente, lo specialista intervenuto, dopo essersi appostato proprio all’interno dell’autovettura di servizio della Polizia di Stato per trovare un migliore punto di mira, è riuscito ad attingere il toro con dardo narcotizzante, lanciato dalla sua speciale carabina.
Il periodo di reazione del medicinale non è stato rapido. Si è dovuto attendere fino alle 4.30 per avvicinarsi in sicurezza al bovino. Solo allora è stato possibile caricarlo su un mezzo specializzato e condurlo in una stalla autorizzata della provincia.