Nella notte tra martedì 19 e mercoledì 20 settembre scorsi, la Centrale Operativa della Questura è stata ripetutamente sollecitata a far intervenire le pattuglie della Polizia di Stato a seguito di una escalation di episodi delinquenziali che hanno avuto quali protagonisti due criminali vicentini. Costoro, nella stessa notte, hanno messo a segno una serie di gravi reati culminati con una rapina ai danni di un commerciante del Centro storico cittadino.
I due soggetti, tristemente noti non solo alle Forze di Polizia ma anche alla cronaca locale, si identificano in un 28enne ed un 30enne cittadini italiani, entrambi senza fissa dimora gravitanti nel vicentino e pluripregiudicati con a proprio carico numerosi precedenti penali e/o di Polizia per reati di varia natura e gravità, in particolare contro la persona, contro il patrimonio ed in materia di sostanze stupefacenti.
L’intera vicenda, e la conseguente attività investigativa, si sviluppano a ritroso dalla rapina culminata con una violenta colluttazione tra i due delinquenti ed il titolare della Pasticceria “Sorarù” di Piazzetta Palladio. Qui i due, al termine della rapina, si davano alla fuga abbandonando una valigia del tipo “trolley” che è poi risultata essere provento di un furto avvenuto qualche ora prima all’interno di una abitazione di Contrà Lioy, non lontana dal luogo dalla pasticceria.
Nell’appartamento di Contrà Lioy i soggetti si erano introdotti furtivamente dopo avere tentato, in precedenza, un altro furto in un’altra casa di Contrà Santi Apostoli, ma senza riuscirvi in quanto avevano trovato la resistenza di efficienti sistemi di difesa passiva.
A seguito delle risultanze investigative e dall’analisi del modus operandi criminale dei due soggetti, è stato possibile riscontrare il loro coinvolgimento anche nel furto avvenuto presso il ristorante “J-Home Sushi” di Via Giangiorgio Trissino, avvenuto dopo la rapina di Piazzetta Palladio. Qui, infatti, è stato rinvenuto il portafogli del titolare della Pasticceria Sorarù, sottrattogli poco prima durante la rapina.
Le operazioni di Polizia Giudiziaria si sono sviluppate, come si è detto, attorno ad un minuzioso incrocio di dati, di testimonianze, delle audizioni delle vittime e della analisi della visualizzazione delle immagini immortalate dalle videocamere cittadine e da quelle dagli impianti di videosorveglianza privati collocati nei locali e negli appartamenti bersaglio delle scorribande criminali degli stessi: ciò ha consentito agli inquirenti di ricomporre la ricostruzione dalla sequenza dei singoli episodi criminosi, particolarmente ravvicinata nei tempi e nei luoghi.
Al termine di tutte queste complesse attività di indagine effettuate dagli investigatori della Polizia di Stato della Questura di Vicenza, in stretta collaborazione con i Carabinieri del Comando Provinciale, la Procura della Repubblica di Vicenza ha formulato al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale berico una richiesta di emissione di Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere nei confronti di D.F.B. e B.S; richiesta accolta, in seguito alla quale, in data odierna, i due ricercati sono stati individuati, rispettivamente, in carcere a Padova dove si trovava detenuto da pochissimo tempo per altri fatti analoghi commessi in quella Provincia, ed a Vicenza, in Centro Città, probabilmente intento a programmare altre rapine.
Al termine degli atti di Polizia Giudiziaria uno dei sopggetti è stato associato alla Casa Circondariale di Vicenza - San Pio X°, a disposizione della Autorità Giudiziaria.
In considerazione dei gravi e numerosi precedenti penali e/o di Polizia specifici, nonché della pericolosità sociale dei due soggetti, il Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori – in parallelo con l’iter giudiziario – ha emesso nei confronti di costoro le Misure di Prevenzione Personale, previste dal Codice delle Leggi Antimafia, dell’Avviso Orale e del Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Vicenza, con Divieto di farvi rientro per i prossimi 4 anni.