FERMATO con REFURTIVA
e CARTA di CREDITO RUBATA
POLIZIA ARRESTA PREGIUDICATO STRANIERO
Nella mattinata di ieri, nei pressi di un Bar di Piazzale Bologna, gli Agenti della Squadra “Volanti” della Questura notavano un soggetto – noto alle Forze dell’Ordine e già denunciato pochi giorni prima per il reato di furto aggravato e ricettazione – aggirarsi in zona con fare sospetto.
Costui, resosi conto della presenza della Polizia che lo stava osservando, iniziava subito ad accelerare il passo nel tentativo di dileguarsi in una delle vie limitrofe. Per evitarne la fuga e poter procedere al suo controllo, i poliziotti gli si avvicinavo e, dopo averlo fermato per accertamenti, notavo che l’individuo cercava in tutti i modi, in maniera goffa, di occultare un P.C. completo di accessori (mouse, alimentatore, cuffie); inoltre, da un sommario controllo veniva rinvenuta in suo possesso una carta di credito rubata.
Dopo i primi accertamenti effettuati negli Uffici di Viale Mazzini – ove il soggetto era stato nel frattempo condotto per il prosieguo delle attività di Polizia Giudiziaria – la proprietaria della Carta di Credito e del P.C. veniva immediatamente contattata ed invitata a raggiungere gli Uffici della Questura per la restituzione della refurtiva; nell’occasione, la vittima del furto riferiva che poche prima, dopo aver lasciato per qualche istante il proprio trolley nel bagagliaio dell’automobile (contenente vari effetti personali, tra i quali il pc e la carta di credito) si era accorta che ignoti glielo avevano sottratto.
Gli Agenti, dopo aver quindi ricostruito la dinamica dei fatti, decidevano di trarre in arresto il soggetto – tale M. C., pregiudicato romeno di 23 anni – in quanto accusato dei reati di ricettazione e possesso ingiustificato di strumenti di pagamento.
L’uomo, con numerosi precedenti a suo carico commessi tra la Lombardia ed il Veneto, si trova attualmente ristretto presso le Camere di sicurezza della Questura a disposizione della competente A. G. in attesa dell’Udienza di convalida dell’arresto.
* “Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.