Emersa strategia nell'alimentare le faide.
Questa mattina personale delle Squadre Mobili di Catanzaro e Vibo Valentia ha notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip distrettuale, su disposizione della Procura D.D.A. di Catanzaro, nei confronti di tre elementi di spicco delle cosche mafiose del vibonese, tutti già detenuti, ritenuti responsabili in concorso tra loro, di aver illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico un ordigno esplosivo di costruzione artigianale, con l'aggravante della finalità mafiosa. L'ordigno, contenente una carica esplosiva di circa 3 kg. di polvere pirica e dotato di un sistema di attivazione a distanza, era stato sequestrato a Rosarno (RC) il 23 febbraio scorso. Uno dei tre destinatari del provvedimento restrittivo, elemento di primissimo piano della cosca dominante nel vbonese, avrebbe ceduto l'ordigno agli altri due, allo scopo di alimentare rapporti conflittuali tra altri clan e così acquisire maggiore potere per la propria organizzazione criminale.