Allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento per l’ex coniuge
Gli agenti della Polizia di Stato appartenenti alla Squadra Mobile di Vibo Valentia hanno dato esecuzione ad una ordinanza applicativa dell’ordine di allontanamento dalla casa familiare e contestuale divieto di avvicinamento alla persona offesa emessa dal G.I.P. del Tribunale di Vibo Valentia su richiesta della locale Procura, diretta dal Procuratore Capo Dott. Camillo FALVO, nei confronti di un uomo sospettato di stalking, per aver, sin dal 2020, posto in essere reiterate condotte di minaccia e molestia, cagionando un perdurante e grave stato di ansia e paura nonché fondato timore per l’incolumità alla ex coniuge.
Si tratta dell’epilogo di complesse indagini che nascono da una richiesta di aiuto al 113, quando una donna ha informato la Polizia di Stato che l’ex coniuge, dopo l’ennesima lite, l’aveva aggredita anche fisicamente, provocandole la frattura del setto nasale. La donna, così come tutti i testimoni, sono stati immediatamente ascoltati dagli investigatori della Squadra Mobile per ricostruire, non senza difficoltà, anni di comportamenti persecutori.
All’esito delle investigazioni, l’Autorità Giudiziaria ha disposto la misura cautelare eseguita nella serata del 20 febbraio u.s., che impone all’uomo non soltanto di allontanarsi dalla casa familiare ove dimora la ex coniuge, ma di non potersi avvicinare oltre i 300 metri di distanza rispetto alla donna e ai luoghi da lei abitualmente frequentati.
La vicenda evidenzia ancora una volta l’importanza di denunciare comportamenti di violenza e di abusi familiari, poiché solo infrangendo il muro del silenzio e informando le Istituzioni è possibile intervenire in tempo prima che amori malati possano degenerare in episodi ancor più gravi.