LA SQUADRA MOBILE ARRESTA I DUE SCAFISTI
La Squadra Mobile della Questura di Vibo Valentia, con la collaborazione di militari del gruppo Aereonavale della Guardia di Finanza, ha tratto in stato di fermo due soggetti, asseritamente di nazionalità nigeriana e somala, individuati a conclusione delle indagini come gli “scafisti” che dalle coste della Libia hanno condotto sino a limite delle acque territoriali un grosso barcone con circa 400 migranti a bordo, nel cui vano motore sottostante giacevano i corpi di 15 uomini e di un ragazzino, deceduti per asfissia e per le gravi ustioni procurati dalla fuoriuscita di carburante.
E’ questo uno dei tre distinti eventi di soccorso portati a termine dalla unità della marina militare irlandese James Joyce, che nella mattina del 23 luglio scorso ha condotto al porto di Vibo Valentia 622 migranti, un centinaio di essi minori non accompagnati.
Ancora una volta il dispositivo sceso in campo per l’accoglienza, il soccorso, il fotosegnalemento ed, infine, per il trasferimento alle strutture di accoglienza, ha impegnato per oltre 36 ore la Questura e le altre Forze di Polizia, oltre alle strutture della Protezione Civile di questa Provincia.
I due soggetti fermati e posti a disposizione della Procura della Repubblica non risultano avere precedenti penali in Italia. Dovranno rispondere di concorso in omicidio plurimo, oltre che di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Un soggetto di nazionalità nigeriana, a causa dei precedenti penali e di Polizia emersi a suo carico, è stato trasferito sotto scorta presso il C.I.E. di Brindisi, per essere successivamente espulso dal territorio nazionale.