Oggi la convalida in carcere dell'arresto da parte dell'Autorità Giudiziaria .
Con un blitz eseguito nella notte dello scorso sabato 7 giugno, grazie al coordinamento della locale Procura della Repubblica, dopo averne perquisito l'abitazione e le sue pertinenze, la Digos di Verona ha arrestato, con l'accusa di "illecito possesso di armi e munizionamento da guerra", un imprenditore agricolo 52enne di Nogara (VR).
L'uomo si trovava in casa perché già ristretto agli arresti domiciliari a causa di un precedente arresto, avvenuto quattro mesi orsono, per detenzione di alcune dosi di cocaina a fini di spaccio e per detenzione abusiva di arma comune da sparo (una pistola cal. 38), peraltro risultata rubata in provincia di Bolzano undici anni prima.
Poiché costui vive in una casa di campagna con annessi capannoni agricoli in un ampio campo di coltivazione, la perquisizione è durata diverse ore, tanto che è stato necessario far intervenire anche la Polizia Scientifica dalla Questura di Verona e perfino il Nucleo Artificieri della Polizia di Stato in servizio presso l'aeroporto di Verona Villafranca, che con le opportune strumentazioni hanno fornito un indispensabile contributo tecnologico alle ricerche.
Così, alle prime ore dell'alba, seppelliti all'interno di una delle tante grandi vasche colme di terra, utilizzate per la coltivazione delle sementi, sono stati rinvenuti, accuratamente avvolti in cellophane e nastro adesivo: un fucile d'assalto mod. Zastava M70, costruito nella ex-Jugoslavia quale copia del più famoso "Kalašnikov AK-47", perfettamente funzionante e dotato di caricatore, con 29 proiettili da guerra calibro 7,62 × 39 mm; una pistola mitragliatrice automatica modello MAB (arma da guerra), dotata di due caricatori e relativo munizionamento calibro "9 Nato"; alcune targhe italiane e straniere di dubbia provenienza; nonché alcune parti di congegni elettronici di costruzione artigianale, del cui uso l'uomo non sapeva dare spiegazioni plausibili.
Il suddetto materiale sequestrato è tuttora sottoposto al vaglio degli esperti della Polizia di Stato per il prosieguo delle investigazioni.
L'arrestato è stato quindi condotto presso la casa circondariale di Verona-Montorio, dove oggi si è tenuta l'udienza con la quale il Giudice per le indagini preliminari, oltre a convalidare l'arresto, ha disposto la custodia cautelare in carcere, in attesa degli ulteriori sviluppi delle indagini tuttora in corso da parte della Digos scaligera.