Ad identificarli la Polizia di Stato, attraverso le indagini espletate dalla Digos della Questura scaligera
Sono finora quattro i facinorosi tifosi del Venezia che la Polizia di Stato, attraverso gli investigatori della Digos della Questura scaligera, ha denunciato tra i responsabili delle violenze perpetrate al termine dell'incontro di calcio Virtus Vecomp Verona - Venezia F.C., valevole per il campionato nazionale serie "D", disputatosi allo stadio veronese "Gavagnin - Nocini" nel pomeriggio della scorsa domenica 24 gennaio, cui erano intervenuti numerosi sostenitori dalla città lagunare.
Alla fine della gara, terminata con la vittoria della squadra locale grazie ad una rete segnata nei minuti di recupero, mentre alcuni supporter della Virtus erano entrati in campo per festeggiare i propri beniamini, un gruppo di circa 20 ultras ospiti scavalcava la recinzione che separa il settore loro riservato dal campo di gioco e aggrediva i veronesi fin dentro gli spalti destinati ai locali. Nel loro blitz i teppisti travolgevano il chiosco-bar sito all'interno della tribuna e ne lanciavano tavolini e sedie contro i malcapitati, alcuni dei quali venivano colpiti con oggetti contundenti, calci e pugni. A causa delle violenze subite, due sostenitori della Virtus erano costretti a ricorrere alle cure mediche del 118 avendo riportato entrambi ferite lacero-contuse, per fortuna di lieve entità. Perfino l'autovettura di uno dei due assistenti arbitrali veniva danneggiata.
L'arrivo di personale di polizia metteva fine ai tafferugli ed il successivo l'intervento sul posto dei reparti inquadrati e della polizia scientifica permetteva il sequestro di materiale contundente e l'identificazione di tutti gli occupanti di un pullman di tifosi che stava tornando a Venezia.
Proprio sulla base di tali tracce e di minuziose attività d'indagine (come le testimonianze raccolte anche a Firenze da un funzionario della Federcalcio che quella domenica era giunto dalla Toscana allo stadio veronese con l'incarico di osservatore arbitrale), la Digos scaligera ha acquisto inequivocabili riscontri probatori sul conto di quattro aggressori, identificandoli compiutamente: si tratta di tifosi veneziani dall'età compresa tra i 22 ed i 45 anni, uno dei quali (il più anziano) per altro gravato da vari precedenti di polizia per reati contro il patrimonio ed altro.
Mentre sono ancora attive le ricerche per individuare altri autori delle violenze, un dettagliato rapporto giudiziario nei loro riguardi è stato depositato presso la locale Procura della Repubblica. Sotto il profilo amministrativo, il Questore di Verona ha già avviato il relativo procedimento per vietare loro l'accesso agli stadi nei prossimi anni (il c.d. "D.A.Spo.").