La Polizia di Stato individua e denuncia l'aggressore
Era arrivato a Verona con la fidanzata, la mamma e lo zio finlandesi e aveva deciso di portarli tutti allo stadio per vedere insieme il Torino che giocava con l'Hellas.
Davide, un ragazzo di 24 anni di origine meridionale ma residente in provincia di Lecco, è un tifoso granata ma non è un ultras; pertanto, proprio per evitare problemi con le tifoserie organizzate, aveva comprato per sé, parenti e fidanzata biglietti di tribuna est per godersi lo spettacolo sportivo in santa pace.
La partita era bella e appassionante ed il Torino era riuscito ad agguantare il pareggio per due volte consecutive. Purtroppo per lui, al gol del secondo pareggio gli era "scappato" un fragoroso applauso di soddisfazione e questo non era piaciuto ad un tifoso dell'Hellas che, pur non sedendogli accanto, gli si era presentato davanti, lo aveva preso a male parole e lo aveva colpito con pugni al volto, tanto da costringere la sua famiglia a lasciare lo stadio per accompagnarlo al pronto soccorso dell'ospedale di Borgo Trento. Al suo ritorno a casa, il malcapitato aveva sporto denuncia presso la Questura di Lecco.
Le immediate indagini condotte dalla Digos scaligera in collaborazione con i colleghi lombardi hanno permesso di individuare l'aggressore in modo inequivocabile, anche attraverso le immagini registrate dal sistema di video-sorveglianza dell'impianto sportivo, per un uomo di 50 anni, incensurato prima d'ora, che risiede nella provincia veronese, è sposato e lavora come procacciatore di affari nel settore delle energie rinnovabili. Ha la tessera del tifoso dell'Hellas ma non è un abbonato, frequentando lo stadio solo saltuariamente. Condotto in Questura, è stato denunciato in stato di libertà per i reati di ingiurie e lesioni.
Il Questore di Verona Enzo Giuseppe Mangini ha già avviato a suo carico il provvedimento amministrativo per inibirgli l'accesso agli stadi.