Perquisita e sequestrata dalla Squadra Mobile un'area industriale utilizzata per l'interramento abusivo di rifiuti pericolosi
Erano cominciate a dicembre del 2013 le indagini della Squadra Mobile di Verona che hanno portato ad individuare, nel comune di Ronco all'Adige (VR), un'area di proprietà di una ditta locale, utilizzata per l'interramento abusivo di rifiuti.
Il proseguo delle indagini ha permesso di scoprire il collegamento di quello stabilimento con una ditta di autotrasporti con sede in San Pietro in Legnago (VR) e così lo scorso 11 marzo, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, si è svolta la perquisizione dei relativi capannoni e piazzali. Nel corso dell'intervento, operato da personale della Squadra Mobile supportato dalla Polizia Stradale ed in collaborazione del personale tecnico dell'Arpa Veneto, sono stati effettuati numerosi scavi con contestuali prelievi di campioni di terreno. Al termine, vista la consistente presenza di rifiuti pericolosi interrati, l'intera area di pertinenza della società, intestata a G.R. e G.A., padre e figlio, è stata sottoposta a sequestro.
Le successive analisi effettuate da Arpa Veneto hanno permesso di stabilire che i rifiuti prelevati hanno superato i limiti di legge per le sostanze di piombo, antimonio e fluoruri.
Al momento sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati ad identificare altre persone coinvolte nella vicenda nonché individuare altre zone in cui potrebbero essere interrati altri rifiuti pericolosi.
Le indagini hanno permesso di appurare la circostanza che, in provincia di Verona, sia frequente l'impiego di rifiuti di varia natura, talvolta anche pericolosi, nella realizzazione di sottofondi e rilevati stradali nonché nei piazzali. Tale attività permette un notevole guadagno sia alle imprese che impiegano illecitamente i rifiuti, sia alle ditte di recupero/smaltimento che, così facendo, hanno la possibilità di reimpiegare materiali che altrimenti avrebbero richiesto operazioni molto costose.