L'aggressore è stato scovato a Lucca dopo mesi di indagine
Al termine di una complessa e delicata attività di indagine, nella giornata di ieri gli investigatori della Squadra Mobile scaligera, in collaborazione con la Squadra Mobile di Lucca, dando esecuzione ad un'ordinanza del GIP di Verona, hanno catturato un cittadino srilankese, assicurando così alla giustizia il responsabile di un caso di violenza sessuale avvenuto alcuni mesi fa.
Il triste episodio si svolse nel centro di Verona nei primi giorni di maggio, quando una giovane minorenne veronese, mentre a piedi stava facendo rientro a casa, venne avvicinata da un uomo molto più grande di lei, di evidenti origine sud-est asiatiche. Afferratala per un braccio, l'uomo costrinse la ragazzina ad entrare in un cantiere privo di illuminazione dove, poi, lontano da occhi indiscreti, tappandole la bocca e minacciandola con un sasso la obbligò a subire atti di natura sessuale.
Le indagini, cominciate subito anche grazie alle precise indicazioni date dalla giovane veronese, si sono subito indirizzate nei confronti di un soggetto extracomunitario ed hanno poi preso maggiore consistenza grazie ai certosini accertamenti effettuati dagli investigatori.
Il soggetto così individuato è B.B., 35enne srilankese, residente a Reggio Emilia ma di fatto senza fissa dimora, già gravato da altri precedenti penali a sfondo violento, tra cui una tentata rapina.
Alla luce di quanto emerso nel corso delle indagini, su esecuzione di un ordinanza del GIP di Verona, ieri mattina gli Agenti della Squadra Mobile, dopo averlo scovato in un'abitazione nella città di Lucca, hanno proceduto, in collaborazione con la locale Squadra Mobile, ad applicare allo srilankese la misura della custodia cautelare in carcere.