Celabrata nella Basilica di Sant'Anastsia la messa per il Patrono della Polizia
Si è svolta ieri mattina, nella suggestiva cornice della Basilica di Sant'Anastasia, la cerimonia con la quale il personale della Questura di Verona ha onorato il Santo Patrono della Polizia di Stato, San Michele Arcangelo.
Nel Nuovo Testamento S. Michele è presentato come avversario del Demonio, vincitore dell'ultima battaglia contro Satana e i suoi sostenitori ed anche per questa ragione è stato proclamato patrono e protettore della Polizia da Papa Pio XII il 29 settembre 1949 per la lotta che il poliziotto combatte tutti i giorni come impegno professionale al servizio dei cittadini.
La messa è stata officiata dal Vescovo di Verona Monsignor Zenti, alla presenza di numerose autorità cittadine. La cerimonia è stata quest'anno impreziosita dall'intervento non solo del tenore della Polizia Paolo Restiotto ma anche dei musicisti del Centro Italiano Musica di Verona, le cui note hanno accompagnato i momenti più toccanti della messa.
Tanta la partecipazione quest'anno e tanta la felicità espressa dalla parole del Questore Gagliardi: "In molto ci hanno voluto essere oggi vicini in questo momento a noi così caro. Per loro autorevole tramite, percepiamo la presenza che i cittadini di Verona non hanno mai smesso di dimostrare nei confronti del personale della Polizia di Stato e della Questura. Nell'adempimento della nostra missione professionale, non potremmo compiutamente riuscire se non sostenuti da una costante e convinta motivazione. Ed è proprio lì, nell'abbraccio con la cittadinanza tutta, che il poliziotto, anche nel momento della fatica e dello sconforto, ritrova sempre la forza di compiere, sorridendo, la propria missione".
Sempre ieri mattina, in Questura, prima della funzione religiosa, nei giardini dove si trova la stele dedicata ai Caduti veronesi della Polizia di Stato, è stato piantato un germoglio di vite, donato per l'occasione da un nota casa vinicola locale. Ad ispirare il noto enologo della nostra provincia "la vite e la terra, elementi preziosi di tutto il ciclo della vita, che esprimono la forza e la bellezza della natura".
Un gesto nobile e di profonda generosità che è stato subito colto ed apprezzato dal Questore Gagliardi che ha inteso piantare il virgulto proprio là dove ad imperitura memoria sono ricordati i nomi di coloro che, in nome della legalità, la vita l'hanno donata.
Come il tralcio rimane unito alla vite, così il poliziotto è fedele ai valori che protegge, un credo professionale che richiede passione per un lavoro faticoso, un "saper fare" che deriva dalla consapevolezza di operare per il bene comune.