Il papà e la nonna nel frattempo erano andati a fare la spesa
Un ragazzino di 10 anni, lasciato solo in casa e per giunta chiuso a chiave nell'appartamento dal padre, che nel frattempo era andato a fare la spesa, è stato soccorso ieri mattina dalla Polizia di Stato.
A chiamare il 113 una vicina, attirata dal pianto e dalle invocazioni di aiuto del minore; a sirene spiegate la Volante della Polizia è arrivata sul posto verificando che in quel momento il minore, in lacrime e spaventato, si trovava sul balcone di casa, implorando ed urlando a squarciagola che gli "aprita la porta!".
Ignari di cosa stesse accadendo, alcuni agente l'hanno intrattenuto con parole di rassicurazione, altro personale, invece, appurava che la porta era effettivamente chiusa a chiave e che non vi era altro modo per accedere all'abitazione; le circostanze inducevano gli agenti a far intervenire i Vigili del Fuoco, visto lo stato di agitazione e di paura in cui versava il ragazzino.
Immediatamente sul posto, i Vigili del Fuoco, avvalendosi di una scala raggiungevano il balcone recuperando il minore che, con il conforto del personale di ambedue le forze di Polizia, riusciva finalmente a calmarsi e a raccontare che suo padre e sua nonna erano andati a fare la spesa e che vistosi solo in casa ancorchè chiuso all'interno di essa si era spaventato.
Proprio in quei frangenti papà e nonna del minore facevano rientro e a loro discolpa adducevano agli agenti che il ragazzino si era rifiutato di seguirli, avendo espresso la volontà di rimanere a casa, motivo questo per il quale, solo per una maggiore sicurezza, avevano chiuso a chiave la porta.
L'episodio, che configura l'ipotesi di "abbandono di minore", è stato comunque segnalato alla Procura per i Minori di Venezia.