Si tratta di due nomadi minorenni, una delle quali essendo imputabile è stata arrestata
Sabato pomeriggio, quando i poliziotti delle Volanti le hanno intercettate e fermate imbracciavano delle borse pesanti e zeppe di vestiario, coperte e monili, in pratica la refurtiva asportata poco prima da un appartamento del quartiere residenziale di Brogo Trento.
A segnalare le due giovanissime ladruncole al 113 un solerte ed attento condomino che, attirato dai rumori provenienti dal piaberottolo, si è recato allo spioncino della porta d'ingresso ed accortosi della presenza delle due nomadi ha tempestivamente segnalato la circostanza al pronto intervento della Polizia.
Altrettanto tempestivo l'intervento dei poliziotti delle Volanti che riuscivano a bloccare le due ragazze, verificando la forzatura della porta d'ingresso dell'appartamento svaligiato grazie all'uso di due grossi cacciaviti, arnesi rinvenuti e sequestrati a carico di una delle due nomadi, precisamente quella poi risultata essere minore non imputabile.
Atteso che ambedue le giovani erano sprovviste di documenti d'identificazione, venivano eseguiti accertamenti presso l'Ospedale Civile Maggiore per risalire all'età ossea di ciascuna di esse.
Da tale accertamento emergeva che: - una delle ragazze risulta avere un'età anagrafica superiore ai 16 anni, motivo per il quale veniva tratta in arresto con l'accusa di "furto aggravato in concorso" e, quindi, stante l'età accompagnata presso l'Istituto Penale per i Minorenni di Treviso, a disposizione della Procura per i minori di Venezia; - l'altra, invece, risultava avere un'età ossea attorno agli 11-12 anni, pertanto essendo penalmente non imputabile affidata al centro di accoglienza "Casa Betania".
Quanto alla refurtiva, consistente in coperte, abbigliamento e monili, essa è stata restituita alla vittima del furto che, nelle more degli accertamenti ha raggiunto gli agenti sul posto e confermatane la legittima proprietà, ha reso formale denuncia di furto.