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Blitz alla sede dei tifosi del Chievo:la Digos denuncia 2 degli autori

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Si tratta di tifosi dell'Hellas Verona, riconosciuti attraverso i filmati della Polizia Scientifica

Per ora sono due gli ultras violenti dell'Hellas Verona che la Digos di Verona è riuscita ad individuare tra coloro che, tempo dopo la fine del derby con il Chievo, disputatosi al Bentegodi nella serata dello scorso 5 aprile, armati di mazze e spranghe avevano tentato un blitz al "Forte Chievo", storica sede del "Coordinamento Amici del Chievo Verona", dove i tifosi clivensi sono soliti riunirsi alla fine delle partite giocate in casa.

Non paghi del risultato favorevole conseguito dalla loro squadra sul campo di gioco, a fine gara, un cospicuo gruppo di ultras dell'Hellas aveva cercato di spostarsi in massa, con fare minaccioso, verso il parcheggio riservato alla tifoseria clivense che in quel momento stava uscendo dallo stadio.

Il pronto schieramento delle forze di polizia aveva fatto sì che costoro momentaneamente desistessero dalle loro violente intenzioni e che si allontanassero dalla zona.

Tale gruppo di facinorosi, tuttavia, si posizionava in una strada notoriamente interessata al transito degli spettatori che ritornano dallo stadio Bentegodi, con il probabile intento di intercettare il transito dei supporter clivensi.

Solo grazie agli opportuni schieramenti di contingenti di agenti di polizia, che venivano disposti nei punti nevralgici dell'area, veniva impedito qualsiasi contatto tra opposte fazioni, così consentendo il regolare deflusso della tifoseria del Chievo.

Pur al cospetto di tali preventive azioni della polizia, i sediziosi non si scoraggiavano e un'ora più tardi un convoglio formato da otto veicoli, tra autovetture e moto, si portava al "Forte Chievo" (distante dal Bentegodi circa 4 km), dove come al solito un gruppetto di tifosi clivensi si era radunato dopo la partita.

Dai mezzi scendevano alcuni ultras veronesi, in parte travisati ed armati di corpi contundenti, i quali si dirigevano minacciosi verso i tifosi avversari con la palese intenzione di aggredirli.

Ma, anche lì, il Questore di Verona, Danilo Gagliardi, aveva predisposto un servizio di osservazione e vigilanza al fine di evitare turbative all'ordine pubblico: accortisi della presenza dei poliziotti, i facinorosi si davano a precipitosa fuga abbandonando definitivamente i loro propositi delittuosi.

Grazie al meticoloso e attento lavoro degli operatori di polizia scientifica, che avevano filmato la scena, la Digos di Verona ha finora riconosciuto, con inequivocabile certezza, nonostante l'ora notturna, due degli aggressori.

Si tratta di due giovani, rispettivamente di 25 e di 26 anni, uno studente universitario e l'altro impiegato in una ditta di autotrasporti, entrambi residenti in provincia ed incensurati, ma noti quali abituali frequentatori della Curva Sud del Bentegodi.

I due violenti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e a loro carico è stato avviato il procedimento amministrativo per tenerli lontano dagli stadi per lungo tempo.

Proseguono le ulteriori indagini finalizzate a giungere all'identificazione degli altri soggetti che hanno partecipato al tentativo di aggressione.


20/05/2014

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