Stesso trattamento l'uomo riserva ai poliziotti intervenuti che, però, lo arrestano
Un rumeno di 46 anni, incensurato, regolarmente soggiornante in Italia, ieri è comparso dinanzi all'Autorità Giudiziaria, condotto dagli agenti delle Volanti, gli stessi che sabato 19 u.s. l'avevano arrestato dopo una violenta lite in casa con la moglie e dinanzi alla figlia maggiorenne.
Ed è stata proprio quest'ultima a rivolgersi alla Polizia segnalando quanto stava accadendo all'operatore del 113, allo scopo di scongiurare il peggio alla propria mamma.
L'arresto, con l'accusa di "tentate lesioni personali finalizzate a commettere resistenza a PP.UU." è stato convalidato, mentre il processo differito al prossimo 7 maggio per la richiesta dei termini a difesa. Il rumeno, su disposizione del Giudice, è stato rimesso in libertà ma con l'obbligo di presentarsi in Questura tre volte alla settimana, quale monito a non reiterare condotte analoghe a quelle di cui all'episodio accertato.
E proprio con riferimento ad esso, verificatosi alle ore 10,45 di sabato, i poliziotti della Volante, in un battibaleno hanno raggiunto l'appartamento in questione; qui, ad aprire la porta vi era proprio la giovane richiedente che, visibilmente impaurita, ha indicato silenziosamente agli agenti la stanza dove in quel momento si trovava suo padre, per poi raggiungere sua madre in un'altra camera dell'abitazione; la donna, visibilmente terrorizzata, aveva ancora sul volto i segni delle percosse.
Agli agenti l'interno della casa si è presentato devastato dalla furia umana: porte divelte e scardinate, cocci di bicchieri e piatti sparsi a terra insieme ad un disordine generalizzato nelle camere.
Il marito violento, una volta raggiunto dai poliziotti ha loro riservato lo stesso trattamento, cioè , armato di bottiglia di vino, ha tentato di colpirli ripetutamente, anche sferrando calci e pugni; l'intento, però, è rimasto tale solo per effetto dell'abilità dei poliziotti, sia nello schivare i colpi sia nel neutralizzare la violenza dell'uomo, peraltro di considerevole stazza fisica.
Una volta immobilizzato ed ammanettato è stato poi trasferito in Questura. La moglie malmenata, invece, assistita dalla figlia, ha rifiutato di ricorrere alle cure mediche.