A segnalare i fatti alla Polizia alcuni genitori dei minorenni residenti nel quartiere
E' accaduto a Verona, nel quartiere di
Borgo Roma, che giovani minorenni, attratti dalla presenza in loco
di un bar - punto di gioco pubblico, non solo lo frequentassero assiduamente, in fasce orarie scolastiche o
dopo scuola, ma addirittura vi facessero scommesse sportive che venivano accettate con totale incuranza da parte della gerente nell'accertamento
dell'età dello scommettitore.
Un comportamento gravissimo quest'ultimo che
ha indotto il Questore Gagliardi ad emettere un provvedimento di sospensione, per trenta giorni, della
licenza di attività.
La relativa notifica all'interessata è
avvenuta nella giornata di ieri con l'intimazione di non esercitare l'attività fino alla naturale
scadenza del provvedimento di sospensione.
Il controllo di Polizia è scattato per
effetto di diverse segnalazioni giunte agli agenti del Commissariato di "Borgo Roma" da parte di alcuni genitori, i quali hanno denunciato il
comportamento scorretto mantenuto dalla titolare del punto di gioco,
luogo dove i loro figli si intrattenevano anche dopo le
lezioni scolastiche.
L'intervento
congiunto di agenti della Polizia Amministrativa e del citato Commissariato non si è fatto attendere, anzi, ha permesso loro di
accertare, con i propri occhi, la presenza di due minori, uno di 15 e l'altro di 17 anni, proprio nella circostanza in cui il primo aveva appena effettuato una scommessa
sportiva mentre l'altro stava per farla.
La gerente della sala scommesse è una
cittadina cinese 26enne, la quale, proprio per aver consentito la partecipazione a giochi pubblici con vincita a minori di anni 18 è stata
altresì sanzionata al pagamento, in misura ridotta, di Euro 6.660,00; ma non solo, l'ispezione ai
locali del punto di gioco, ha permesso ai poliziotti di accertare anche la mancanza dei prescritti cartelli che indicano la presenza di apparecchi
di video sorveglianza, così come prescritto dalla normativa di settore. Violazione anche questa contestata e per la quale è previsto
il pagamento in misura ridotta di Euro 12.000,00 .
Una ulteriore censura alla gestione
dell'attività, contestata in sede di notifica della sospensione dell'attività, ha riguardato
la mancata "diversificazione di offerta di gioco, in alternativa agli apparecchi presenti," ovvero le slot machine.; qui la sanzione contestata
è di Euro 1.032,00.