Gli agenti l'avevano trovato in possesso di coltello, petardi e fumogeni
Era partito da casa: Ambri, in Svizzera, per raggiungere lo Stadio Bentegodi di Verona dove poter assistere all'incontro di calcio Hellas Verona - Juventus; lo scopo sicuramente era quello di sostenere la squadra del cuore, la Juve, ma, anziché armarsi di spirito sportivo si è armato di coltello, petardi e fumogeni, sebbene ciò è notoriamente vietato a chiunque si rechi in uno stadio.
Protagonista di questa vicenda un italiano 30enne, tifoso della Juventus, il quale ieri mattina, prima della citata partita, suo malgrado, è caduto nelle strette maglie dei controlli preventivi effettuati al casello di Verona Nord dagli agenti del Reparto Mobile di Padova.
Qui i menzionati poliziotti, come in altre occasioni che vedono l'arrivo in maniera autonoma dei tifosi, ovvero a bordo di mezzi propri, hanno setacciato i veicoli con a bordo i tifosi ospiti, ottemperando con certosina attenzione ai controlli disposti dal Questore Gagliardi lungo l'itinerario che conduce all'impianto sportivo, stante peraltro la rivalità tra le opposte tifoserie.
Ed è così che in una sacca di pertinenza del tifoso in parola, giunto con altri supporters a bordo di un'autovettura, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato: nr.34 petardi marca Zeusmele, veri e propri artifici pirotecnici assimilati nella V categoria Gruppo C; nr. 2 fumogeni, tre scatole di fiammiferi e anche un coltello di 24 cm, completo di fodero.
Ai suoi polsi sono scattate le manette ed è stato arrestato con l'accusa di "possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere e di artifici esplosivi in occasione di manifestazioni sportive".
Di qualche ora fa l'esito della convalida della misura precautelare e la condanna a mesi 9 di reclusione col beneficio della sospensione della pena, al pagamento di Euro 2.000,00 di multa nonchè sottoposto all'applicazione del DASPO per due anni.
Il dispositivo di sicurezza messo in atto dalla Questura mira a circoscrivere sempre più ogni eventuale azione di pericolo e/o d'intemperanza dei tifosi tali da compromettere l'ordine pubblico e ciò ancora prima di raggiungere lo stadio, ovvero le aree di prefiltraggio e filtraggio; episodi del genere ne sono la diretta controprova.