Oggi la convalida della misura precautelare da parte dell'A.G.
Era stanca di dover pagare quell'uomo che, a fronte di un prestito per motivi sanitari, l'aveva convinta a prostituirsi per risarcirlo.
E quando sabato scorso 7 dicembre, dopo che si era rifiutata di versare il suo obolo giornaliero, lui l'aveva presa per i capelli e colpita a volto, lei aveva deciso di reagire.
Questa la vicenda raccontata da una 30enne rumena agli operatori del 113 da un appartamento in Via Valeggio, telefonata che avveniva proprio negli istanti in cui l'uomo si dava precipitosamente alla fuga a bordo di una BMW nera con targa rumena.
Giunti sul posto, dopo alcuni passaggi nelle zone adiacenti per una prima ricerca del fuggitivo, i poliziotti all'interno dell'appartamento trovavano anche un'altra ragazza più giovane, la quale, a quanto riferito dalla richiedente soccorso, poco prima strappava delle piantine di marijuna dai loro vasi e della sostanza stupefacente già essiccata e, messo tutto in sacchi di plastica, si allontanava dalla casa per poi farvi ritorno dopo pochi minuti.
Procedendo ad un attenta perquisizione dei locali, gli Agenti delle Volanti riuscivano a rinvenire tutto il necessario per una coltivazione domestica di marijuna, in tante diverse qualità.
In un piccolo ripostiglio si trovava una camera oscura per sviluppo foto, costituita da un'intelaiatura in alluminio e da una tela coprente nera, con al suo interno nove vasi di plastica nera pieni di terriccio.
Sui vasi erano attaccate etichette con i nomi delle varie qualità di sostanza stupefacente, fra cui "white widow, red poison, auto extreme, big devil. A tenere al caldo la coltivazione, una lampada al neon da 500 mentre all'esterno del box era installato un motore essiccatore con relativa ventola.
Ma i ritrovamenti non erano ancora terminati.
Nell'appartamento erano nascosti anche un bilancino di precisione, dei semi e dei germogli, nonché sostanza stupefacente occultata in un alloggio dei contatori del gas, all'interno di un sacchetto di plastica.
Alla luce di quanto accertato, la ragazza, una 19enne rumena, veniva tratta in arresto per il reato di produzione, coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
La misura è stata oggi convalidata dall'A.G. che ha poi rimesso in libertà la giovane.