Si tratta di due distinti episodi: uno di furto ed uno di uso di carte di credito contraffatte
Gli interventi dei poliziotti della Squadra Volanti hanno permesso l'arresto di cinque immigrati resisi responsabili, in due distinti episodi, di furto e utilizzo di carta di credito contraffatta.
La prima vicenda si è sviluppata a partire dalle ore 20.00 di ieri, quando alla sala operativa è giunta la richiesta di soccorso da parte del direttore del supermercato "Esselunga" di Corso Milano. Uno straniero di colore, infatti, era stato fermato poiché al momento di pagare della merce alla cassa, per un valore di 389.30 euro, esibiva una carta di credito sospetta, la quale, appunto, veniva rigettata dal terminale. All'arrivo dei poliziotti, l'uomo in questione veniva identificato per un cittadino della Nigeria di 35enne nigeriano. La carta di credito dallo stesso utilizzata riportava stampigliati i suoi dati mentre, da un più accurato controllo, effettuato con un apposito lettore in uso alla Questura, sulla banda magnetica risultavano memorizzati dati riconducibili ad un utente del tutto diverso. E non era finita. La perquisizione domiciliare effettuata dagli agenti rendeva possibile il rinvenimento di altre quattro carte di credito clonate.
Alla luce di quanto accertato, il nigeriano veniva tratto in arresto poiché colto nella flagranza del delitto di "indebito utilizzo di carta di pagamento e uso di atto falso". Oggi l'udienza di convalida dell'arresto, il nigeriano è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere e quindi tradotto presso la Casa Circondariale di Verona - Montorio.
Anche il secondo episodio, di poche ore dopo, ha interessato un supermercato ed, in particolare, il centro commerciale "Village". Intorno alle ore 23.30, il direttore dell'esercizio, durante le operazioni di chiusura si accorgeva della forzatura di una delle porte di ingresso, adiacente al Bar "Jamaica".
All'interno del magazzino del bar sorprendeva tre uomini, intenti a riempire dei sacchi con bottiglie di alcolici e generi alimentari, i quali, vistisi scoperti, si davano alla fuga, inseguiti dal direttore.
Giunti nel cortile, salivano a bordo di una Audi A4 dove li attendeva un quarto complice e si dirigevano in tangenziale, sempre seguiti, in auto, dal direttore, il quale a quel punto contattava il 113.
Immediato, quindi, l'intervento della Volante che provvedeva a fermare, presso la rampa di uscita di via Cardinale, il veicolo, sul quale si rinveniva parte della refurtiva. Ulteriori accertamenti consentivano poi di scoprire il percorso utilizzato dai ladri per introdursi nel magazzino, infrangendo una porta di sicurezza a mezzo di una pesante manichetta antiincendio e forzando poi una porta in legno all'altezza della serratura.
Durante le fasi della fuga, inoltre, i tre malfattori, avevano infranto numerose bottiglie di rhum di marca.
Alla luce di quanto accertato, i quattro giovani, tutti marocchinim residenti a Verona, tra i 21 e i 31 anni, venivano tratti in arresto per il reato di furto aggravato in concorso.
Nel pomeriggio di oggi l'udienza di convalida della misura restrittiva che ha visto anche la liberazione dei quattro immigrati ed il differimento del processo al prossimo 21 febbraio per la richiesta dei termini a difesa.