L'uomo è stato tradotto in carcere fino alla data del processo che è stato differito al prossimo 5 dicembre
Un tossicodipendente 39enne, bresciano, questa mattina è comparso dinanzi all'A.G. con l'accusa di "tentata rapina aggravata" ai danni di una degente ricoverata in Ospedale a Verona, essendo stato arrestato dai poliziotti delle Volanti della Questura scaligera.
La misura precautelare è stata oggi convalidata e l'arrestato condotto in carcere in attesa del processo che è stato differito la prossimo 5 dicembre per la richiesta dei termini a difesa.
L'episodio accertato risale alle ore 13,00 di ieri mattina, allorchè il menzionato uomo è entrato in azione all'Ospedale Civile Maggiore di Verona per mettere a segno un furto ai danni di una paziente colà ricoverata presso il reparto di Gastroenterologia.
Egli, dopo essersi abusivamente introdotto nel citato reparto, simulando una conversazione al telefono cellulare, si è diretto in una stanza dove era ricoverata una paziente che in quel momento stava dormendo.
Il suo transito in corsia non è passato inosservato al personale infermieristico che l'ha seguito fin dentro la camera dove si era diretto e dove l'hanno sorpreso mentre rovistava nell'armadietto, tra gli effetti personali dell'ammalata.
Scoperto nell'azione furtiva l'uomo decideva di fuggire e nel fare ciò si avventava contro le due infermiere che cercavano di fermarlo, riuscendo comunque a dileguarsi di tutta corsa fino al piazzale esterno dell'ospedale, venendo inseguito da una terza infermiera.
Quest'ultima, senza perdersi d'animo, riusciva a segnalare al 113 l'autobus di linea sul quale il ladruncolo era salito, fornendone altresì la descrizione dei tratti somatici e dell'abbigliamento.
I poliziotti della Volante accorsi sul posto, grazie agli indizi ricevuti, riuscivano a intercettare il bus in questione fermandolo e, una volta a bordo di esso, individuavano ed arrestavano il ladro con l'accusa di "tentata rapina aggravata".
In tale circostanza, alcuni passeggeri del bus collaboravano con i poliziotti riferendo loro che qualche minuto prima, l'arrestato, una volta salito a bordo, aveva gettato a terra un portafoglio in pelle da loro recuperato e consegnato all'autista il quale lo restituiva agli agenti.
Dentro il portafoglio veniva rinvenuta la somma di Euro 790,00 e copia plastificata di un tesserino di riconoscimento della Guardia di Finanza con annesso, finto distintivo in metallo.
A tale ultimo riguardo si precisa che dagli accurati accertamenti esperiti in Questura emergeva che la sottrazione di tale copia era stata oggetto di analogo furto avvenuto e denunciato in Brescia il 21 novembre scorso da parte del relativo titolare il quale nella circostanza della sottrazione si trovava ricoverato presso l'ospedale S. Anna di detta città.
Sono in corso accertamenti per attribuire all'arrestato anche la responsabilità di questo ennesimo e pregresso episodio di furto, ferma restando, invece, la denuncia in stato di libertà a carico dello stesso per "possesso di segni e distintivi contraffatti".
La perquisizione personale eseguita, inoltre, consentiva di rinvenire, nascosta in una scarpa calzata dall'uomo, una dose di eroina del peso di gr.1,71, accertamento che conferma la condizione di tossicodipendente dell'arrestato; inevitabile quindi la relativa segnalazione alla competente Prefettura del giovane quale assuntore di sostanze stupefacenti . Ad essere stati sequestrati anche gli Euro 790,00 atteso che di essa somma il giovane non era in grado di darne contezza circa la provenienza, ancorchè trattasi di persona senza un lavoro e con precedenti specifici.