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Scappano col motociclo rubato - Inseguiti e arrestati dalla Polizia

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La convalida dell'arresto è avvenuta ogi in carcere

E' stato convalidato stamane ed in carcere il fermo di polizia giudiziaria eseguito dai poliziotti delle Volanti nei confronti di due giovani veronesi, in sella ad un ciclomotore, poi risultato rubato, al termine di un inseguimento per le vie di Borgo Milano e del quartiere San Zeno.

Erano le 18,35 di martedì 26 novembre, i due giovani incrociano la pattuglia di Volante in Circonvallazione Maroncelli, un solo scambio di sguardi è bastato ai poliziotti per capire che quei ragazzi avevano qualcosa da nascondere e così, con lampeggiante acceso e paletta alla mano, li hanno invitati a fermarsi.

Ne è scaturito un inseguimento dal momento che i due anziché fermarsi all'alt degli agenti, hanno accelerato a tutta velocità e percorso alcuni tratti di strada in contromano, mettendo peraltro a repentaglio sia la circolazione stradale che quella dei pedoni, nel chiaro intento di sottrarsi al controllo. Ciò nonostante, con l'ausilio di un'altra pattuglia di Volante, i fuggitivi sono stati braccati e definitivamente bloccati dagli agenti in via D'Azeglio.

Mentre il controllo del motociclo ha permesso di appurare fin da subito che lo stesso era compendio di furto ai danni di una cittadina veronese che il 30 gennaio dello scorso anno ne aveva reso formale denuncia presso il Commissariato di Borgo Roma, i due, sottoposti a perquisizione personale presso gli Uffici della Questura, sono stati trovati in possesso di arnesi da scasso, coltello da sub, guanti e telefoni cellulari.

Dei due, il conducente il motociclo rubato risulta essere un ragazzo 26enne, sprovvisto di documenti d'identità personale e parimenti di documento che abilita la guida, motivo per il quale è stato altresì denunciato per "guida senza patente". Un taglierino e diverse paia di guanti sono stati trovati sule sue vesti durante la perquisizione.

Il passeggero trasportato dal predetto, invece, è una ragazza di poco più di 18 anni ed è quella che, a seguito della perquisizione personale, è stata trovata in possesso di un pugnale da sub particolarmente offensivo, infatti, l'arma in questione, è lunga complessivamente cm.26 e con una lama di cm.17, affilata da ambo i lati.

Le circostanze appurate, in aggiunte ad altre relative al fatto che ambedue i ragazzi hanno precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, recidivi ed infraquinquennali, che denotano la reiterazione di siffatti reati, hanno determinato il loro fermo di polizia giudiziaria e la traduzione in carcere a Montorio, dove oggi è avvenuta la convalida della misura restrittiva e dove, su disposizione della stessa Autorità Giudiziaria i due rimarranno.

Non è escluso che gli stessi possano essere responsabili di altri reati (episodi di scippi) commessi di recente in città; ad effettuarne i relativi riscontri investigativi i poliziotti della Squadra Mobile.


29/11/2013

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