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Furti in città: arresti, denunce e sopralluoghi della Polizia

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manette

Gli episodi sono stati accertati durante il ponte di Ognissanti e dei Defunti

Nella giornata di ieri i poliziotti della Squadra Volanti hanno proceduto all'arresto di due cittadini ungheresi, scoperti in possesso di merce trafugata poco prima da un noto negozio d'abbigliamento del centro.

Intorno alle ore 12.55, la Sala Operativa riceveva la chiamata da parte del personale in servizio di vigilanza al Coin.

Due persone, un uomo e una donna, erano stati notati entrare nel negozio con un voluminoso borsone sportivo di marca Nike di colore bianco.

Essi, a causa del loro fare sospetto, non venivano persi di vista dal personale di sorveglianza e venivano notati mentre prelevavano della merce dai vari reparti e quindi mettere in atto il piano criminoso.

Mentre l'uomo si introduceva in un camerino con il borsone, la donna rimaneva all'esterno facendo da "palo", passando, ogni tanto, dei capi di abbigliamento al suo complice.

Poco dopo i due, con la borsa evidentemente gonfia ma senza che il dispositivo antitaccheggio si attivasse, uscivano dal negozio e venivano fermati dalla vigilanza.

Al loro arrivo, i poliziotti delle Volanti, nel camerino usato poco prima, rinvenivano 7 placche antitaccheggio integre e sigillate, rispetto alle quali il responsabile del negozio non sapeva spiegarsi come i due avessero fatto ad aprirle senza danneggiarle. Il mistero veniva presto svelato.

Da una perquisizione personale sull'uomo, si rinveniva, ben celato tra la camicia e la canottiera, un dispositivo splaccatore sensor matic.

Quest'ultimo, insieme alla borsa schermata venivano sequestrati, mentre i capi di abbigliamento, del valore di 672,50 euro riconsegnati al responsabile del negozio.

Alla luce di quanto accertato, i due ungheresi, un 34enne ed un 28enne, venivano tratti in arresto per il reato di tentato furto aggravato in concorso.

Giudicati oggi con rito per direttissima, previa convalida del'arresto, i due sono stati condannati ala pena di mesi 9 di reclusione, col beneficio della sospensione della pena.

Sempre, ieri, poi, precisamente nel primo pomeriggio, i poliziotti della Squadra Volanti intervenivano per un altro tentativo di furto in un esercizio commerciale in zona Fiera.

A chiamare il 113 era stata la commessa del negozio "Hau Mai", la quale riferiva che un uomo, poco prima, aveva oltrepassato le casse senza pagare, indossando però un capo d'abbigliamento asportato dall'esercizio.

Al suo passaggio, infatti, i sensori antitaccheggio entravano in funzione.

All'arrivo dei poliziotti, l'uomo, un 35enne rumeno, confermava di aver tolto le placche antitaccheggio e di essersi impossessato del giubbotto, a causa del freddo che avvertiva e non potendosene permettere uno.

L'indumento, del valore di 44,90 euro, strappato nei punti in cui erano punzonate le placche antitaccheggio, veniva riconsegnato al personale del negozio mentre l'uomo veniva accompagnato presso la Questura dove veniva fotosegnalato e denunciato in stato di libertà per il reato di furto aggravato.

Nel weekend le Volanti sono intervenute anche per due sopralluoghi per furto.

Nel primo episodio, il responsabile del deposito di camion "Reicheneder" in Via Sommacampagna ed un camionista che aveva lì parcheggiato il suo mezzo dichiaravano ai poliziotti che, durante i giorni di chiusura della ditta, dei malintenzionati, apertisi un varco nella rete metallica, si erano introdotti nel capannone e, forzati i distributori automatici di bevande, ne asportavano il denaro contenuto. Inoltre da un autoarticolato posteggiato nel piazzale risultava la mancanza di un navigatore satellitare e di una TV di piccole dimensioni.

Nel secondo caso, la dipendente di un bar in zona Borgo Roma richiedeva il soccorso delle Volanti per un avvenuto furto. Giunta al negozio di prima mattina, la signora, nonostante gli ingressi perimetrali regolarmente chiusi, scopriva, nella zona posteriore, un foro circolare sulla parete, conseguente al distacco completo del sistema di aereazione.

All'arrivo dei poliziotti, però, la donna affermava che dal fondo cassa del bancone non era stato asportato alcunché.


04/11/2013

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