Quattro di loro restano in carcere ed uno ai domiciliari
E' una lotta senza soste e senza quartieri quella della Polizia di Stato in città contro lo spaccio di droga che, in pochissimi giorni, ha prodotto l'arresto di 5 pusher, tre italiani e due extracomunitari, con altrettante perquisizioni; in un caso ad essere perquisita è stata anche dell'abitazione di due di loro, adibita a vero e proprio laboratorio per il confezionamento delle singole dosi destinate al mercato dello spaccio.
Agenti in borghese della Sezione Antidroga della Squadra Mobile, pattuglie delle Volanti e del poliziotto di quartiere hanno battuto a pieno ritmo le aree cittadine già note per essere ricettacolo di spacciatori e tossicodipendenti, ma non solo, hanno verificato circostanze sospette anche in luoghi al di fuori di queste.
Del resto, il monitoraggio del territorio a contrasto dello spaccio avviene quotidianamente anche e soprattutto in prossimità di edifici scolastici, con particolare riferimento agli orari di ingresso ed uscita degli studenti dalle scuole nonché preso i loro luoghi di ritrovo.
Nelle ultime 24 ore, poi, l'attività in questione è stata ulteriormente intensificata e resa più incisiva per effetto dei servizi straordinari di controllo del territorio, svolti con il fattivo contributo degli equipaggi dei Reparti di Prevenzione del Crimine "Veneto", voluti dal Questore Gagliardi per verificare ed eliminare ogni criticità o situazioni d'illegalità e quindi restituire alla popolazione veronese la tanto legittima quanto agognata sicurezza, condizione che permette loro di vivere in serenità la vita di quartiere.
Quanto alla cronaca degli avvenimenti in parola, essi risalgono a:
- lunedì 30 settembre, quando in un primo caso, accertato alle ore 9,00 nel quartiere di Borgo Roma, gli investigatori dell'Antidroga intercettano un'autovettura con a bordo due persone. Questi ultimi, ad un certo punto, interrompono la marcia nei pressi della struttura del CONI, in Basso Aqcuar, per poi rimanere a bordo del mezzo. I poliziotti quindi decidono di appostarsi in una posizione tale da non essere visti ma che comunque permette loro di mantenere la visuale dell'auto e degli occupanti. Ed, infatti, di lì a poco, giunge un giovane a bordo di una bicicletta che si avvicina al mezzo dal quale ne scende il passeggero. Questi, con fare circospetto, consegna al predetto un qualcosa ricevendo in cambio delle banconote. Immediato l'intervento degli investigatori che, dopo aver bloccato il passeggero dell'auto, verificano come lo stesso detenesse, all'interno della portiere dall'auto, nascosto in un pacchetto di sigarette, gr. 20,6 di eroina, come poi rivelato dal narcotest effettuato presso gli Uffici della Polizia Scientifica. Inoltre, nelle sue tasche veniva altresì rinvenuta una cospicua somma di denaro: E. 800,00 dei quali, come dallo stesso ammesso, 350,00 circa erano provento dello spaccio, mentre la rimanente oggetto di un prelievo bancomat, come dimostrato dalla ricevuta di prelievo. I fatti accertati hanno determinato anche una perquisizione presso l'abitazione del pusher, dove i poliziotti dell'Antidroga, una volta all'interno hanno verificato che una stanza di essa era adibita a laboratorio per il confezionamento di dosi. Infatti, qui venivano rinvenuti e sequestrati ulteriori gr.3,5 di eroina, ritagli di cellophane per il confezionamento dello stupefacente, un bilancino di precisione per il peso della droga. Le manette, quindi, sono scattate ai polsi dell'uomo, trattasi di un veronese 58enne, residente in provincia, con precedenti specifici. L'accusa è quella di "detenzione ai fini di spaccio di eroina". Condotto dinanzi all'A.G., che ha convalidato l'arresto, lo stesso è stato sottoposto agli arresti domiciliari, a fronte della richiesta dei termini a difesa. Un secondo caso, è stato accertato nel pomeriggio, alle ore 16,00 all'interno del parcheggio del supermercato "Famila", in Borgo Roma, dove i poliziotti dell'Antidroga si sono appostati allo scopo di verificare cosa accadesse per il continuo andirivieni di persone le quali pur accedendo al parcheggio del supermercato non vi facevano accesso ad esso. Ed infatti, il sospetto che si trattasse di un'attività di spaccio è stato verificato quasi subito in quanto un pusher è stato individuato proprio nel mentre avveniva l'attività di compravendita di una dose di stupefacente. Ambedue sono stati fermati e controllati, precisamente: - il pusher, 53enne, originario della Calabria, ma residente da anni a Verona, noto pregiudicato con precedenti specifici in materia di stupefacenti, ai suoi polsi sono scattate le manette con l'accusa di "spaccio e detenzione ai fini dispaccio"; ciò in quanto oltre alla dose ceduta previo compenso, lo stesso, durante la perquisizione personale è stato trovato in possesso di un'altra dose di eroina, anch'essa destinata alla vendita e pari al peso di gr. 0,72; - l'acquirente, invece, in un primo momento poco collaborativo e reticente, è stato trovato in possesso della dose appena acquistata, trattasi di eroina del peso di gr. 0,64. L'Autorità Giudiziaria dinanzi alla quale il predetto è stato condotto, ha convalidato la misura dell'arresto della Polizia e rinviata l'udienza per la richiesta dei termini a difesa, disponendo la traduzione in carcere dello stesso.
- giovedì 3 ottobre, alle ore 15,20 circa, sempre in Borgo Roma, dove ad essere arrestati dai poliziotti dell'Antidroga due pregiudicati, ben conosciuti alle forze dell'ordine, in particolare la donna, veronese 33enne, peraltro sottoposta all'obbligo di firma, ed suo complice convivente, un tunisino 31enne, sprovvisto di permesso di soggiorno. L'accusa nei loro confronti è di "concorso in detenzione ai fini dispaccio di gr. 47,4 di eroina, mentre la donna, altresì accusata di "spaccio di eroina". Le circostanze che hanno determinato l'arresto di entrambi è scaturito da un controllo che i poliziotti dell'Antidroga hanno effettuato quando la donna, dopo essere uscita di casa ha atteso di salire a bordo di un'auto che l'aveva raggiunta poco dopo. La circostanza che ha insospettito gli agenti è stata quella che, percorsi pochi metri di strada, l'auto in questione si fermava e la donna ne discendeva per fare ritorno a piedi sotto casa. Pochi minuti dopo, poi, un ciclomotore con a bordo due persone raggiungeva anch'esso la donna oggetto di controllo; qui gli agenti assistevano alla compravendita di una dose di stupefacente, motivo sufficiente per intervenire e verificare ambedue le situazioni descritte. Infatti, nel primo caso i poliziotti fermavano l'autovettura sulla quale era salita la donna, accertandone che il conducente, un tossicodipendente 51enne, aveva appena acquistato dalla stessa una dose di gr. 0,82 di eroina per la quale aveva consegnato euro 25,00 quale prezzo dello stupefacente, versione dei fatti spontaneamente dichiarata dall'uomo agli agenti. Nel secondo caso invece, il conducente ed il passeggero del ciclomotore, tossicodipendenti, anch'essi spontaneamente dichiaravano di aver acquistato droga dalla donna e precisamente due distinte dosi di eroina. Immediata la perquisizione nell'abitazione della donna in questione dove peraltro vi era anche il suo convivente di nazionalità tunisina. Qui gli agenti rinvenivano e sequestravano: gr. 41,7 di eroina nascosta sotto un mobile porta tv; grammi 1,3 sempre di eroina, nascosta in camera da letto; gr. 4,4 di eroina adagiata sul letto; un bilancino di precisione utile al peso dello stupefacente per determinarne la dose da confezionare e vendere; Euro 1.400,00 contenuti in vari portamonete e in banconote di vario taglio; nr. 3 telefoni cellulari abbinate ad altrettante utenze telefoniche. Alla luce sia delle circostanza di spaccio accertate a carico della donna come pure dell'esito della perquisizione domiciliare a carico dei due, i due sono stati arrestati con l'accusa sopra indicata e questa mattina, in sede di udienza per direttissima il Giudice ne ha convalidato l'arresto disponendo la custodia cautelare in carcere per entrambi, almeno fino all'espletamento della direttissima. Idonee misure a carattere amministrativo sono state intraprese a carico dei tossicodipendenti trovati alla guida rispettivamente dell'auto e del ciclomotore.
- ieri giovedì 4 ottobre, alle ore 18,00, nell'ambito del sopra descritto servizio di controllo del territorio, gli agenti, dopo un inseguimento per le vie del quartiere di "Veronetta", hanno arrestato un 31enne di nazionalità nigeriana, lo stesso che nei giorni addietro, era già stato controllato nel mentre confabulava con persone tossicodipendenti e trovato in possesso di denaro contante per una cifra di circa 160,00 euro, circostanza al quanto sospetta dato che l'uomo è nullafacente e senza fissa dimora. Inoltre, lo stesso risulta essere sottoposto all'obbligo di firma in Questura attesi i suoi precedenti in materia di stupefacenti che ne avevano determinato l'arresto lo scorso 11 maggio. Ma, ritornando al controllo di ieri sera, il nigeriano, dopo la fuga, iniziata in sella ad una bicicletta e poi a piedi, è stato raggiunto e bloccato; indosso i poliziotti della task force dei controlli gli hanno trovato gr. 18 di marijuana ed euro 70,00, suddivise in banconote di vario taglio. Per i fatti accertati è stato arrestato con l'accusa di "detenzione ai fini dispaccio" ed oggi in sede di udienza per direttissima, l'A.G., previa convalida dell'arresto, ne ha disposto la traduzione in carcere con il differimento dell'udienza al prossimo 16 ottobre, stante la richiesta dei termini a difesa.