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Ladri d’appartamento braccati e arrestati dalla Polizia

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Scappati a piedi sono stati poi intercettati a bordo di auto di grossa cilindrata

Sono due i ladri arrestati ieri sera dalla Polizia, poco dopo le 20,00, i quali erano pronti a mettere a segno un furto all'interno di un'abitazione sita in località Mizzole, appena fuori città, ma che la prudente proprietaria che si trovava all'interno, con le sue invocazioni di aiuto, ha messo in fuga.

I ladri, di nazionalità rumena, avevano insistentemente suonato al campanello di casa della malcapitata vittima, ma la stessa, non conoscendoli, non aveva loro aperto la porta di casa; ciò nonostante i due hanno scavalcato il cancello di recinzione del condominio pur di mettere in atto i loro furtivi propositi e, quando uno dei due, col viso travisato da un cappuccio, gli si è parato davanti alla porta di casa, che però è rimasta chiusa, la vittima ha dato l'allarme chiamando a squarciagola il marito e segnalando l'episodio al 113.

La situazione che si veniva a creare induceva i due ladri a desistere e a darsi alla fuga: - dapprima a piedi, attraversando alcune vie della zona, dove un passante li vedeva correre a gambe levate e poi: - a bordo di un'auto di grossa cilindrata, un'Audi A4, la stessa che gli agenti delle Volanti, in una battuta di ricerche a più largo raggio, intercettavano all'altezza della rotonda di via Montorio.

La caccia ai due malviventi da parte dei poliziotti delle Volanti si è resa efficace sia per effetto delle descrizioni esatte fornite dalla vittima come pure da un altro residente del posto, sia per l'azione delle ricerche effettuate a più livelli; infatti, mentre una delle Volanti si recava sul posto per raccogliere ogni utile indicazione per risalire ai due ladri, un'altra batteva la zona di Mizzole, peraltro circondata da campi e strade di campagna, individuando i due non più a piedi ma a bordo dell'auto sulla quale viaggiavano e condotta da un terzo complice.

Negli Uffici della Questura, dove la vittima si recava per rendere formale denuncia dei fatti accaduti, i due ladri venivano riconosciuti, senza dubbio alcuno e quindi arrestati per "tentato furto aggravato in concorso", mentre il terzo, loro complice quale "palo" e conducente dell'auto su cui venivano tutti fermati dalla Polizia, denunciato in stato di libertà per il medesimo reato.

A bordo dell'auto in questione gli agenti delle Volanti rinvenivano e sequestravano: una torcia, 3 paia guanti in plastica e nr. 2 cacciaviti di grosse dimensioni; parimenti la perquisizione eseguita sulle loro persone faceva rinvenire nelle tasche di uno e negli slip dell'altro, altri due paia di guanti.


Oggi, previa convaldia dell'arresto da parte dell'A.G., i due sono stati condannati a mesi 18 di reclusione, pena sospesa, nonchè al pagamento di Euro 400,00 di multa.


18/09/2013

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