Ad intervenire, su segnalazione al 113, i poliziotti delle Volanti
Due giovani nomadi sono state arrestate ieri mattina dai poliziotti delle Volanti con l'accusa di "tentato furto aggravato", essendo state ambedue bloccate al terzo piano di un antico palazzo del centro storico mentre forzavano la porta d'ingresso di un'abitazione, allo scopo di consumarvi il furto.
Ad allertare la Polizia una residente, la quale non si è limitata a segnalare all'operatore del 113 la sospetta presenza delle due nomadi, ma ne ha anche fornita una dettagliata descrizione, circostanze tutte che hanno permesso agli agenti di raggiungere immediatamente il luogo e di individuare le ladre per interromperne l'azione furtiva.
Quando sono state bloccate dalla polizia, gli agenti le hanno trovato indosso due grossi cacciaviti utilizzati poco prima sulla porta dell'appartamento dove stavano armeggiando.
Una delle due ha riferito di essere gravida, circostanza avvalorata dai sanitari del locale Ospedale di Borgo Roma; entrambe, sono state associate presso le camere di sicurezza della Questura ed oggi condotte dinanzi all'Autorità Giudiziaria per il rito per direttissima, all'esito del quale il giudice, dapprima ha convalidato l'arresto dei poliziotti e, poi, su richiesta dei termini a difesa, ha differito l'udienza al prossimo 14 giugno, rimettendole in libertà.
Tuttavia, la nomade gravida, colpita da ordine di cattura, è stata tradotta in carcere, in esecuzione del relativo provedimento, mentre l'altra è stata munita di foglio di via obbligatorio dal Comune di Verona, con divieto di farvi ritorno, a firma del Questore di Verona.
Certosini sono stati gli accertamenti effettuatati dai poliziotti delle Volanti per risalire all'identità delle due giovani zingare, dal momento che esse risultano essere state numerose volte fotosegnalate in varie città italiane e precisamente, ciascuna di esse, in otto casi ha dato generalità sempre differenti.
In particolare, a carico della nomade gravida, pende un ordine di cattura emesso dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Bologna, dovendo espiare la pena di mesi 5 e giorni 25 di reclusione per altrettanti reati di furto aggravato.
La Questura, mentre ringrazia vivamente la signora del centro che con la sua chiamata al 113 ha permesso alla Polizia di intervenire subitaneamente all'episodio di furto, bloccando l'azione delle due ladruncole, auspica che tale comportamento, espressione di cittadinanza attiva e di sicurezza partecipata, possa coinvolgere ogni altro cittadino testimone di simili azioni.
Segnalare presenze e comportamenti sospetti, come quello in parola, aiuta la Polizia a stroncare il fenomeno dei furti, di recente divenuti l'incubo di molti residenti.
Nondimeno, non si esclude che nei prossimi giorni, in concomitanza delle giornate fieristiche del Vinitaly, Verona possa essere presa di mira da malintenzionati o ladri incalliti che approdano in città per consumarvi furti di vario genere.
Del resto, anche le due nomadi arrestate ieri dalla Polizia scaligera provengono dal campo nomadi lombardo di Milano.
L'invito che si ribadisce, quindi, è quello di segnalare, chiamare i numeri di pronto intervento gratuiti delle Forze dell'Ordine: 113 Polizia - 112 Carabinieri, evitando di esporsi in prima persona, ma descrivendo e riferendo tutto quello che di anomalo, sospetto e delittuoso si verifica sotto i propri occhi.
A tutto ciò, si rinnovano i consueti consigli della Polizia quando si lasciano incustodite le abitazioni, anche instaurando collaborazione tra vicini. Avvisare i vicini di casa di passare qualche giorno fuori o anche qualche ora è importante cosicché un rumore «abituale» proveniente dalla casa del vicino, può diventare sospetto ed attivare le Volanti che prontamente verificheranno lo stato dei luoghi.
Un altro accorgimento, apparentemente banale, è quello di chiudere la porta a chiave, cosa che spesso non viene fatta perché di fretta o perché si crede di non essere potenziali vittime.
Anche l'installazione di un sistema di allarme e/o videosorveglianza della propria abitazione, che costa molto meno rispetto al passato e con un telefono cellulare di ultima generazione è possibile controllare a distanza le proprie cose ed attivare immediatamente la Polizia per eventuali intrusioni.