Recuperata numerosa refurtiva
Anche se non è stato colto con le "mani nelle valigie", addosso gli agenti della Polizia di Frontiera presso l'Aeroporto di Verona, però, l'hanno sorpreso con indosso una parte della refurtiva, mentre quella rimanente è stata rivenuta e sequestrata sia nella sua abitazione che nella sua autovettura, grazie alle rispettive perquisizioni effettuate.
Protagonista di questi furti è un veronese, 57enne, dipendente di una cooperativa di smistamento dei bagagli in aeroporto; l'uomo è stato identificato e denunciato a seguito di un'indagine avviata a fine febbraio dai menzionati poliziotti, coordinati dal dirigente l'Ufficio Enzo Giani, e velocemente risolta con l'identificazione del responsabile.
Ma il danno più grave l'uomo l'ha fatto a se stesso dal momento che,a seguito dell'accertamento di tali furti, è stato sospeso dal lavoro, in un momento di crisi come quello attuale.
Tra gli oggetti derubati dai bagagli compaiono; IPod, navigatori, cellulari, accendini, penne di prestigio, preziosi di vario tipo ed in oro (collane, orecchini, bracciali, girocolli, anelli etc.), come pure coltelli da caccia e da sub custoditi all'interno della propria autovettura.
Molti sono gli oggetti di cui è stata già individuata la pertinenza e oggetto di segnalazione di furto, mentre di altri 15 ne è stata individuata la titolarità e si attende la formalizzazione della denuncia.
Tra le vittime dei furti anche turisti e uomini di affari stranieri ( canadesi, americani e tedeschi) in transito dall'aeroporto veronese, i quali sorpresi e felici del ritrovamento dei loro effetti personali, si sono congratulati con i poliziotti.
L'accusa nei confronti dell'autore dei furti è "furto continuato pluriaggravato".
La refurtiva di cui al momento non è stata ancora accertata la titolarità, a breve, sarà inserita sul sito della Questura di Verona nella sezione "oggetti rubati" con l'indicazione delle utenze a cui chiamare in caso di riconoscimento degli stessi.