Arresto convalidato e processo differito per i termini a difesa
Sono arrivati dalla Valsugana, dove risiedono, fino a Verona e precisamente alla discoteca "Mammamia" (ex Alter Ego), solo per fare incetta di cellulari, rubandoli a ragazze e ragazzi che sabato sera, all'insegna del divertimento, si erano lanciati in pista a ballare, lasciando le loro borse ed effetti personali appoggiati sul divanetto che avevano occupato.
Al momento di rincasare, una ragazza si è accorta della sparizione della propria borsa che, a dire di una sua amica, qualche istante prima, era stata vista nelle mani di due giovani extracomunitari, gli stessi che, una volta raggiunti, hanno negato ogni addebito.
La sicurezza della discoteca li ha poi condotti nei propri uffici chiamando nel contempo il 113.
Durante l'attesa dell'arrivo della Polizia, uno dei due fermati ha estratto dalla tasca il telefono cellulare di pertinenza della vittima, il suo portamonete e la US card, mentre, il complice, ha restituito l'Ipod della ragazza.
All'arrivo dei poliziotti, i due ladri sono stati condotti negli Uffici della Questura con l'accusa di "furto aggravato in concorso"; qui, nelle fasi della perquisizione personale eseguita nei loro confronti, sono stati rinvenuti, a carico di uno: nr. 2 telefoni cellulari marca Samsung e Blackberry, accuratamente nascosti all'altezza della caviglia e sotto gli aderenti pantaloni; a carico dell'altro, invece, nr. 1 cellulare Nokia.
Poco credibile la versione fornita dai due di aver rinvenuto a terra la refurtiva; ciò nonostante non sarà difficile risalire ai titolari dei cellulari in questione poichè tutti provvisti di scheda SIM.
Questa mattina sono stati condotti dinanzi all'Autorità Giudiziaria che, previa convalida dell'arresto della Polizia, li ha sottoposto all'obligo di firma, in attesa del processo che è stato differito per i termini a difesa.