L'arma, una Colt cal. 38 special, era stata trafugata in provincia di Padova
Un albanese ed una cubana sono finiti in manette durante un blitz della Polizia di Stato di Verona, condotto dagli agenti delle Volanti e del Commissariato di Borgo Roma; per loro l'accusa è di "detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente di vario tipo", nonché per l'uomo quella di "detenzione abusiva di pistola e ricettazione".
Gli arrestati, ambedue incensurati, sono comparsi oggi dinanzi all'Autorità Giudiziaria scaligera che ha convalidato l'arresto ed ha disposto la custodia cautelare in carcere dellalbanese e la misura degli arresti domiciliari per la cubana, in attesa del processo.
Il blitz della Polizia è scattato domenica 13 u.s., verso le 9,30, per effetto di una pregressa segnalazione giunta sul 113 con la quale si riferiva che in un appartamento del quartiere di Borgo Roma e precisamente quello occupato dall'albanese, vi era un uomo in possesso di un'arma, la stessa con la quale la notte di S. Silvestro erano stati esplosi in aria alcuni colpi d'arma da fuoco.
Immediate le verifiche ed i riscontri da parte degli agenti, sia anagrafici che amministrativi, all'esito dei quali veniva individuato l'appartamento e l'identità dell'albanese che lo occupa, come pure la circostanza che il predetto fosse sprovvisto sia della detenzione che del porto di pistola.
E così, d'intesa con la locale A.G., i poliziotti hanno fatto visita al predetto albanese e quando gli hanno bussato alla porta, questi ha temporeggiato nell'aprire con pretesti di vario genere nel mentre si udiva ripetutamente il rumore dello scarico di un water.
Una volta avuto accesso all'appartamento, ai poliziotti l'albanese ha negato di possedere un'arma, ma la perquisizione ai locali della cantina annessa all'abitazione da lui occupata, l'hanno smentito; infatti, gli agenti hanno qui rinvenuta e sequestrata una pistola Colt cal.38 special, accuratamente nascosta in uno scaffale; detta arma è risultata compendio di furto denunciato in provincia di Padova l'11 agosto dello scorso anno.
Il rilevamento, da parte dei poliziotti della scientifica, di tracce residue di sostanza stupefacente rinvenuta sul water, versata dalla compagna dell'albanese durante l'attesa dei poliziotti fuori della porta per disfarsene, le è valso l'arresto nel concorso al delitto di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
Premure comunque del tutto inutili in quanto la perquisizione dell'appartamento ha fatto accertare il rinvenimento e sequestro, in varie stanze, di stupefacente di vario tipo suddiviso in numerosi sacchetti in plastica e precisamente: 4 contenenti marijuana, altri 4 cocaina ed uno di hashish, oltre a sostanza utile al taglio dello stupefacente.
Ad avvalorare l'illecita attività di detenzione ai fini di spaccio è la circostanza ulteriore del rinvenimento e sequestro di: circa Euro 2.250,00 in banconote di vario taglio, un bilancino elettronico di precisione, nr. 4 distinti telefoni cellulari ed un note book colmo di recapiti telefonici.