In buona fede ha accolto in casa il truffatore che le ha trafugato i gioielli di famiglia
La cronaca di questo episodio ricalca il solito clichè delle truffe che, per quanto risaputo, purtroppo miete sempre vittime, soprattutto tra persone anziane e ciò sebbene la Polizia di Stato, come pure le altre forze del'ordine, sensibilizzano ripetutamente i cittadini ad essere guardinghi, più diffidenti, verso quanti l'avvicinano e si qualificano come addetti del gas o quant'altro.
Tutto è accaduto verso le 10 di ieri mattina quando, in via delle Argonne, quartiere Borgo Trento, dinanzi al portone del civico 1/A, un uomo distinto, apparentemente 50enne, robusto, alto e brizzolato, spacciandosi per un impiegato dell'azienda del gas, ha avvicinata un'anziana donna, di 80 anni, condomina dello stabile, riferendole della necessità di fare un urgente controllo alle canne fumarie che avrebbero potuto andare in fiamme da un momento all'altro.
L'anziana, dopo le iniziali perplessità, decideva di fidarsi dell'uomo nel momento in cui questi, a sostegno della propria qualifica, le esibiva un tesserino di riconoscimento, ovviamente falso; lo sconosciuto, ottenuta la buona fede dell'anziana, raggiungeva l'abitazione della stessa, salendo insieme al piano con l'ascensore.
Una volta in casa, il truffatore simulava di parlare al telefono con un suo collega, che a suo dire si trovava negli scantinati per verificare i contatori del gas e paventava alla malcapitata anziana l'imminente pericolo che le caldaie scoppiassero.
Quella fretta e quel panico inducevano la donna, su indicazioni del truffatore, a prendere tutti i preziosi e ad appoggiarli sul letto; poi, con un altro pretesto, l'uomo invitata la donna a recarsi in cucina per verificare i fornelli del gas, circostanza questa propizia al truffatore per trafugare tutti i gioielli. Assicuratosi il bottino, il predetto salutava l'anziana ed usciva di tutta fretta dicendole che era tutto a posto e di tranquillizzarsi.
La povera vittima, confusa e spaventata, ha realizzato che si trattava di una truffa solo quando ha verificato la sparizione dei gioielli ed è uscita di casa per chiedere aiuto; qui è persino caduta a terra, procurandosi un forte dolore alla gamba per il quale si è recata in ospedale, dopo essere stata soccorsa da alcun vicini che hanno altresì allertato il 113, venendo poi dimessa con una prognosi di 10 giorni s.c...
E' ancora da quantificare l'ammontare del bottino, anche perchè si tratta di ori e gioielli di famiglia di alcuni decenni fa, di difficile valutazione.
Ed ecco l'appello del Questore Rosato per scongiurare anche simili truffe: quello di segnalare ai numeri di pronto intervento della Polizia e/o delle altre forze dell'ordine la presenza di persone o circostanze sospette, non solo in strada, ma anche sottocasa oppure negli atri dei palazzi, nei cortili ed altri spazi condivisi.
L'invito del Questore Rosato, è sempre lo stesso, cioè: "meglio fare una telefonata in più, anche se poi la segnalazione si rivela infondata, che una in meno che si possa rivelare preziosa".