Si tratta di un marocchino che rimarra in carcere in attesa del giudizio
Resta sempre alta la guardia contro lo spaccio degli stupefacenti, lo confermano i numerosi e considerevoli sequestri di droga effettuati anche dalle pattuglie della Sottosezione Polizia Stradale di Verona Sud.
La piaga della droga incombe ed è necessario compiere ogni possibile sforzo sia sul fronte della repressione, sia su quello della prevenzione per tentare di limitarne i danni; il consumo di stupefacenti del resto aumenta il numero dei potenziali "fumati" che si mettono poi alla guida di un veicolo.
In ordine di tempo, l'ultimo episodio accertato risale a martedì 6 novembre ed ha visto l'arresto di un straniero, con l'accusa di detenzione a scopo di spaccio di sostanza stupefacente; ieri mattina, poi, la convalida della misura da parte dell'A.G. che ne ha altresì disposto la custodia cautelare in carcere in attesa di giudizio.
Quanto ai fatti, verso le 17.30 del citato martedì, nel territorio veronese dell'autostrada A4, il traffico verso Venezia non è particolarmente intenso ed una pattuglia della Polstrada è intenta a sorvegliarlo.
E' in questa occasione che una Renault Clio grigia transita davanti agli agenti, la cui attenzione cade sul conducente del mezzo. Nulla di particolare, per carità, è anche solo a bordo, ma visto con gli occhi di un poliziotto abituato a "setacciare" l'autostrada, quell'automobilista è proprio il caso di controllarlo, e così infatti accade. Solita procedura, lampeggianti, paletta e accostare in piazzola di sosta.
NAOUAL Mohamed, 33 enne cittadino marocchino abitante nel bergamasco, esibisce la patente, il libretto e l'assicurazione, insomma tutto a posto, fatte salve quelle mani leggermente tremolanti che, con dita incerte, si affannano a riprendere i documenti appena controllati dagli agenti.
C'è qualcosa che non torna, qualcosa che sfugge ed allora la pattuglia invita l'automobilista ad aprire il baule dell'auto. Il tremore delle mani aumenta e la voce si fa sottile, i poliziotti insistono e chiedono la ragione per cui la vite della ruota di scorta è allentata. L'uomo non risponde ed allora la ruota viene sollevata.
Spuntano così due parallelepipedi avvolti nel nastro da pacchi. E' fatta, si tratta di poco meno di un chilogrammo di HASHISH, come accertato poi dal Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Questura di Verona.