Obbligo di firma in Questura per i rapinatori in attesa del giudizio differito al prossimo 9 ottobre
Vittima della rapina è un cittadino del Marocco il quale, mentre si trovava nei pressi del Tempio Votivo, adiacente la Stazione Ferroviaria della città, si è accorto che due giovani, a qualche metro di distanza da lui, senza farsi riguardi, s'impossessavano della sua bicicletta; a nulla valevano i suoi inviti a restituire la bici rivendicandola come propria, anzi, di tutta risposta, veniva dal duetto minacciato e, poi, da uno di loro sfiorato al volto da un pugno, che per fortuna riusciva a schivare.
I due rapinatori, quindi, si allontanavano a piedi e con il velocipede per poi raggiungere la vicina via Città di Nimes, luogo dove, però, venivano avvicinati e bloccati da una pattuglia di Volante, allertata da un'altra pattuglia di Volante in transito presso la Stazione la quale, a sua volta, era venuta a conoscenza della rapina direttamente dalla vittima.
Dopo un vano tentativo di sviare i poliziotti, adducendo che la bicicletta in questione fosse di loro pertinenza, circostanza immediatamente smentita dal fatto che la chiave del lucchetto posto sulla bici erano ancora nelle mani del proprietario, i due venivano arrestati per "rapina aggravata in concorso".
Così, questa mattina, all'esito dell'udienza per dirittissima ,i due giovani, italiani, rispettivamente di 35 e 26 anni d'età, veronesi e residenti in città, previa convalida della misura dell'arresto, sono stati sottoposti all'obbligo di firma in Questura, mentre il giudizio è stato differito al prossimo 9 ottobre, a richiesta della difesa.