Si tratta di 3 rumeni, uno dei quali colpito mandato di cattura per estradizione
L'arresto effettuato ieri dai poliziotti delle Volanti della Questura di Verona di un cittadino rumeno, 50enne, in Italia senza fissa dimora, è stato oggi convalidato dall'A.G., che ha concesso la richiesta dei termini a difesa disponendo il differimento dell'udienza al prossimo 7 agosto e la custodia cautelare in carcere dell'uomo. L'accusa nei confronti di quest'ultimo è di "furto aggravato in concorso" con altra persona, al momento ignota. Nella circostanza, il predetto era stato trovato in possesso di una bicicletta appena derubata e sorpreso dai poliziotti nel mentre la caricava sul portabici della propria autovettura; trattasi di una bicicletta, marca "MAGIS" di colore nero. In verità, l'episodio accertato, a sentire la precisa testimonianza di alcuni cittadini del posto, era l'ennesimo di una serie messi a segno nei giorni addietro, non solo dal rumeno arrestato ma anche di due suoi complici, al momento ignoti. Sempre in base alle testimonianze raccolte dalla Polizia, il trio di ladruncoli era stato visto tagliare le catene di altrettante biciclette, per poi caricarle sulla loro autovettura ed allontanarsi con la stessa. Per cui, ieri, una volta che i predetti erano ritornati nuovamente in loco, i testimoni hanno ben pensato di chiamare il 113 richiedendo l'intervento della Polizia. Ed è così che gli agenti hanno sorpreso uno dei tre in possesso della refurtiva. Purtroppo, il ragazzo che era in sua compagnia era riuscito a dileguarsi in sella ad un'altra bici, verosimilmente anch'essa rubata, Il rumeno fermato ed arrestato, una volta condotto negli Uffici della Questura, è risultato avere a suo a suo carico un analogo precedente di Polizia essendo stato già arrestato in Roma, lo scorso mese di marzo, per lo stesso tipo di reato.
Un altro cittadino rumeno è stato arrestato ieri dai poliziotti delle Volanti per "resistenza a P.U." e questa mattina, previa convalida dell'arresto, condannato dal Giudice alla pena di mesi 4 di reclusione, col beneficio della sospensione della pena. L'episodio si è verificato alle ore 20,00 di ieri, presso i giardini della centrale piazza Viviani, dove i poliziotti erano intervenuti per sedare una lite tra fidanzati stranieri. Più precisamente il menzionato rumeno, dopo aver preso a sberle la fidanzata, si è scagliato contro gli agenti lanciando al loro indirizzo una bottiglia vuota di birra che si infrangeva a terra, a qualche centimetro dagli stessi poliziotti, fortunatamente senza colpirli. Inoltre, l'uomo, in preda ad un raptus di violenza, ha altresì spintonato gli agenti nell'intento di farli cadere a terra, seppure senza riuscirci. Ai suoi polsi, quindi, sono scattate le manette e concomitante l'arresto. Gli accertamenti condotti negli Uffici della Questura hanno fatto registrare che l'arrestato ha precedenti di Polizia per "ricettazione".
Sempre nell'ambito del controllo del territorio, i poliziotti di Volante del Commissariato "Borgo Roma" hanno assicurato alla giustizia un cittadino rumeno, 39enne, in Italia senza fissa dimora, il quale, da accertamenti esperti in collaborazione con la Centrale Direzione Centrale di Polizia Criminale, Servizio di Cooperazione Internazionale, è risultato colpito da mandato di cattura ai fini dell'estradizione, emesso dal'Autorità Giudiziaria rumena con sentenza del 22 giugno 2012. Il reato di cui è accusato nel suo Paese è "giuda senza patente e in stato di ebbrezza alcolica". Quanto alle circostanze del controllo, gli agenti del Commissariato hanno individuato il rumeno arrestato in questo piazzale dei Caduti, nel bel mezzo di una lite tra connazionali.