L’uomo arrestato dagli agenti della Squadra Mobile scaligera in collaborazione con i colleghi della Questura di Padova
Nella giornata del 13 luglio u.s., personale della Squadra Mobile di Verona in collaborazione con la Squadra Mobile di Padova, ha arrestato un
34enne veronese per detenzione ai fini di spaccio di 29 grammi circa di una pericolosissima droga sintetica denominata "fefé".
L'arresto avveniva in flagranza di reato a seguito di un decreto di perquisizione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica di
Padova.
Le indagini della Squadra Mobile di Padova erano iniziate dopo che una giovane donna, alcuni mesi fa, era stata ricoverata in ospedale in
gravissime condizioni a seguito di overdose per un mix di metadone e droga.
Gli investigatori avevano appurato che a cedere il metadone era stato un medico dentista di Padova 50enne, in cambio di favori sessuali, mentre a
procurare la droga sintetica era stato proprio il veronese, dipendente delle Ferrovie dello Stato, dietro corrispettivo in denaro pari a 50,00 euro
al grammo.
Nel corso della perquisizione a Verona veniva rinvenuto un sacchetto in cellophane contenente la sostanza stupefacente in questione, che si
presenta come polvere bianca granulosa, nonché tre dosi già confezionate e pronte per la vendita ed un bilancino di precisione.
L'arrestato, nella mattina di ieri, a seguito di convalida, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a disposizione
dell'autorità giudiziaria.