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Madre alla Polizia: "mia figlia si droga in casa, venite a prenderla"

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droga

Insieme al fidanzato, coltivava marijuana sul balcone della cameretta

Una madre veronese, esasperata dalla vita "assurda" della figlia 20enne e del suo fidanzato 29enne , si è rivolta alla Polizia di Stato, denunciando entrambi per il consumo di stupefacente, nel caso di specie marijuana, che la coppietta coltivava sul balcone della cameretta, vano questo "off limits" a chiunque avesse accesso nell'appartamento, madre compresa.

Divieto, però, inutile considerato che i condomini dello stabile in cui si trova l'appartamento abitato dalla ragazza, si erano accorti della presenza sul balcone della sua cameretta di alcune piante di marijuana, avvertendone la mamma.

Quest'ultima, peraltro, aveva notato strani comportamenti dei due ragazzi, avendo visto i due trafficare con un vaso contenente una pianta alta circa un metro e mezzo, ovvero la stessa che poi agli agenti della Sezione Narcotici della Squadra Mobile è risultata essere marijuana.

Inoltre, l'ignara madre, approfittando dell'assenza della figlia, aveva appurato che la pianta era stata dapprima tenuta in camera da letto e qui fatta crescere assieme ad altre piccole piantine tutte riscaldate da una lampadina e da carta stagnola.

Una volta cresciuta, la pianta più grande di marijuana era stata poi posizionata sul balcone.

Il sospetto della madre, poi divenuto realtà, circa il fatto che la coppietta di fidanzati coltivasse marijuana allo scopo di farne uso, veniva avvalorato anche in ragione del fatto che quando i due si chiudevano in camera, in casa si diffondeva un forte ed intenso odore acre.

Di recente, poi, la stessa madre, in più occasioni, aveva visto con i suoi occhi la figlia ed il relativo fidanzato confezionarsi degli spinelli.

Inevitabili le liti tra madre e figlia che, insieme al fidanzato, mantenevano altresì comportamenti violenti, fatti oggetto anche di due diversi esposti presentati in Questura.

In preda alla disperazione, la madre ha chiamato la Polizia dicendo agli agenti " venite a prendere mia figlia", un appello di aiuto che ha messo fine ad una vicenda penosa in cui la figura materna è annullata dalla figlia che agli agenti ha testualmente riferito: "mia madre mi ha solo generata"

Ma, al coraggio di questa madre ha corrisposto il sostegno e l'intervento della Polizia scaligera che, durante la perquisizione locale, sul balcone, ha rinvenuto e sequestrato:

- un vaso con terriccio del diametro di cm. 20 circa con innestata una pianta con fogli ancora verdi di Marijuana dell'altezza di cm. 120 circa;

mentre, nella camera da letto della ragazza, esclusivamente occupata dalla stessa e dal suo fidanzato, ha rinvenuto e sequestrato:

- un astuccio in metallo a forma di cuore di marca LINDT - LINDOR con all'interno verosimilmente frammenti di fogli dello stesso tipo della pianta, essiccate, rinvenuto sul tavolino;

- un bilancino di precisione, funzionante, marca Digital Scale rinvenuto sullo stesso tavolino nella camera da letto dei nominati in oggetto;

- un telefono cellulare marca NOKIA mod. 6500 S-1 avente IMEI 358675015937094 priva di Sim Card, del quale entrambi i nominati in oggetto non hanno saputo giustificarne il possesso;

- un telefono cellulare marca SAMSUNG mod. GT-E2530 con IMEI nr. 355072042048405 con all'interno la SIM Card gestore Vodafone avente seriale 893910800014260420-8, del quale entrambi i nominati in oggetto non hanno saputo giustificarne il possesso.

I due fidanzatini hanno fornito giustificazioni banali e inconsistenti ai poliziotti adducendo di non aver mai fatto uso di alcuna sostanze stupefacente e che le piantine di marijuana da loro coltivate con amore e passione erano destinate a cibo per il loro gatto.

Ora dovranno rispondere di CONCORSO in COLTIVAZIONE E DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO DI SOSTANZA STUPEFACENTE DI TIPO MARIJUANA, ex art.73 D.P.R. 309/90 unitamente alla RICETTAZIONE di due telefoni cellulari.

Questa è l'ennesima, triste vicenda che impone una riflessione sul grave problema della droga ed in particolare di quelle droghe che continuano ad essere erroneamente ritenute "leggere", ma che tali non sono, soprattutto tra i più giovani, figli giovanissimi che facendone uso finiscono per non riconoscere più nemmeno il padre e la madre come figure genitoriali, ma solo come "rompiscatole" che vogliono entrare nelle loro stanze ed interferire se non contrastare il loro mondo.


06/07/2012

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