Rintracciato dalla Polizia Stradale in Bulgaria
Se i casi di fuga a seguito d'incidente stradale sono in aumento, la Polizia Stradale pone in campo gli organi investigativi ai massimi livelli e,
collaborando con la Polizia bulgara, rintraccia un "pirata della strada".
IL FATTO - Verona, 28 marzo 2011, ore 19:00 circa, una Nissan Micra con a bordo due cittadine nigeriane percorreva Lungadige Porta Vittoria in
direzione di Ponte San Francesco quando veniva tamponata da un furgone Ford con targa straniera. L'uomo alla guida del mezzo si fermava, scendeva
e, dopo aver avvicinato la conducente, le forniva dei dati di fantasia e si dileguava mentre l'ambulanza trasportava la donna al Pronto Soccorso
dell'Ospedale Maggiore di Borgo Trento.
L'automobilista ferita, 49enne nigeriana, sebbene con qualche incertezza riusciva ad annotare parte della targa del furgone senza riconoscerne
però la nazionalità. A causa del concitato susseguirsi dei fatti non venivano allertate le Forze di polizia.
La donna, che nel frattempo veniva dimessa dall'Ospedale con una prognosi di guarigione di 13 giorni, tentava di contattare il conducente straniero
ma i numeri telefonici che lo stesso le aveva fornito erano chiaramente di fantasia. Preso atto dell'amareggiante situazione l'automobilista, nel
mese di giugno, denunciava l'accaduto presso questa Sezione di Polizia Stradale.
L'INDAGINE - appariva sin da subito difficoltosa poiché lo stato d'immatricolazione del veicolo era completamente sconosciuto e pertanto
l'attività investigativa si sviluppava quasi interamente sul web, alla ricerca di una provincia o regione europea il cui acronimo potesse
corrispondere ai caratteri alfabetici segnalati dall'automobilista. Dopo qualche pista estera rivelatasi infruttosa, l'attenzione degli agenti si
concentrava sulla Bulgaria e, raccolti sufficienti indizi, si attivavano i colleghi dell'Interpol che, nella Regione di Plovdiv, rintracciavano sia
l'autocarro Ford Transit che il suo proprietario 36 enne, il quale, all'evidenza dei fatti, non rimaneva che ammettere le proprie
responsabilità.
LE CONSEGUENZE - In questi giorni il conducente bulgaro è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Verona per i reati di fuga a
seguito d'incidente stradale e lesioni personali colpose. Si ricorda che per il solo reato di fuga il codice della strada prevede la pena della
reclusione da sei mesi a tre anni e la sospensione della patente di guida da uno a tre anni.