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Polizia chiude centro massaggi orientali "a luci rosse" e arresta la gerente

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Convalidato l'arresto e il sequesto da parte dell'Autorità Giudiziaria

In un centro di massaggi orientali di Villafranca di Verona, denominato "www.toccocinese.it", avrebbero dovuto praticarsi prestazioni per le quali la licenza stessa era stata rilasciata, in realtà, però, il luogo era divenuto un centro di massaggi a luci rosse, con tanto di tariffario e corrispondenti prestazioni sessuali.

In ordine di tempo ed in pochi mesi, questo è il quarto centro estetico chiuso tra la città e la provincia di Verona; questa volta ad intervenire sono stati i poliziotti della Squadra Mobile di Verona che, all'esito delle indagini svolte, nel corso di un blitz e in situazione di flagranza, hanno arrestato una cittadina cinese 34enne, residente nel mantovano, in regola col soggiorno in Italia, gerente del centro in parola, la quale dovrà rispondere di "favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione".

Ma, ritornando ai fatti, gli investigatori della Sezione antiprostituzione della Questura scaligera, nel corso dell'attività di monitoraggio del centro, hanno accertato, anche mediante testimonianze di numerosi clienti, che i massaggi in verità erano un pretesto lecito per coprire l'attività di prostituzione caratterizzata da una varietà di prestazioni sessuali con relative tariffe oscillanti tra i 30 ed i 100 euro.

Ed è stato così che lunedì 19 marzo u.s., i poliziotti, avendo accertato che trattavasi di prostituzione e non di massaggi, si sono recati all'interno del centro in questione, sorprendendo in flagranza due uomini che si erano appena intrattenuti sessualmente con due distinte dipendenti del centro, ambedue di nazionalità cinese e di circa 30 anni di età.

Nell'occasione era presente anche la cittadina cinese gerente del centro, la quale è stata arrestata per "favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione" ed associata presso la casa circondariale di Verona - Montorio a disposizione dell'A.G..

Il centro, invece, è stato posto sotto sequestro come pure l'incasso del momento, pari a Euro 530, quale provento delle due distinte prestazioni sessuali effettuate delle dipendenti.

La locale Autorità Giudiziaria ieri ha convalidato sia l'arresto della donna cinese che il sequestro del centro.


22/03/2012

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