50mila euro il valore della merce asportata da un negozio di calzature col tranello dell'erronea consegna.
Siamo della GLS Executive, ci siamo sbagliati, vi abbiamo appena consegnato della merce che però non era destinata a voi. Scusateci, si tratta di un errore".
E' con questo pretesto che due abili truffatori si sono presentati all'interno di un negozio di calzature del centro città, subito dopo la consegna di merce da parte di veri corrieri.
I truffatori hanno assistito alle fasi di scarico e consegna della merce da parte dei veri corrieri e quando questi, dopo aver terminato la loro attività, si sono allontanati, ecco che sono entrati in azione facendo scattare il tranello della truffa.
Si tratta di due giovani, verosimilmente napoletani per l'accento, sono entrati all'interno del negozio in questione, mentre un terzo, loro complice, è rimasto fuori in strada parlando al telefono.
Una volta nel negozio i due si sono presentati come corrieri della GLS Executive e facendo riferimento alla precedente consegna di merce, avvenuta 10 minuti prima, riferivano di doverla ritirare in quanto v'era stato un errore di scambio merce, per cui dovevano riprendersela.
Nel contempo, il loro complice in strada raggiungeva telefonicamente gli addetti del negozio in parola e fingendo di essere il responsabile del corriere, confermava la circostanza annunciata dai due truffatori all'interno del negozio.
Ed è così che, con tutta tranquillità, i finti corrieri si sono impossessati di ben 38 colli contenenti borse e scarpe griffate, del valore di circa 50mila euro, caricandoli sul loro mezzo, un furgone bianco.
Gli addetti del negozio di calzature sono rimasti perplessi per il fatto che non avevano lasciato ricevute e per questo hanno contattato il Corriere GSL Executive, quello vero, scoprendo di essere stati vittime di un imbroglio.
L'episodio truffaldino si è verificato dopo mezzogiorno di venerdì 24 febbraio, sul posto sono intervenuti, oltre ai poliziotti delle Volanti anche quelli della Squadra Mobile che stanno indagando sul caso.
L'esamotage di truffa attuato è l'occasione per la Polizia di Stato d'invitare i negozianti ad essere più attenti e seguire alcuni accorgimenti quando si verificano circostanze del genere, come ad esempio farsi esibire se non consegnare copia delle bolle e/o fatture della merce, ricontattare l'azienda fornitrice oppure l'azienda a cui fa capo il corriere.
Per una maggiore sicurezza, magari, richiedere anche l'intervento delle forze dell'ordine.