Avrebbe dovuto trovarsi agli arresti domiciliari in Umbria
Un cittadino brasiliano 28 enne agli arresti domiciliari in quel di Perugia non ha proprio saputo resistere ai suggestivi scorci invernali offerti
dal Garda ed ecco che, scordati i documenti a casa, ha ben pensato di concedersi una gitarella per vivere appieno la "movida" notturna del
lago.
Una vero imprevisto deve aver pensato R.R. quando, poco prima delle 2 di ieri notte (24 febbraio), è stato fermato da una pattuglia della
Polizia Stradale di Verona Sud alla guida di un'auto lungo l'autostrada nei pressi del casello di Peschiera.
Già, agli agenti è stato poi sufficiente qualche rapido sguardo per capire che qualcosa proprio "non ingranava" per il verso
giusto.
Il brasiliano tentava dapprima di fornire ai poliziotti un nome non suo, ma la tenacia degli operatori permetteva di scoprire che i dati forniti
appartenevano ad una persona deceduta.
A questo punto l'uomo veniva messo alle strette dalle incalzanti domande degli agenti ed infine lo straniero cedeva all'evidenza dei fatti
declinando le sue vere generalità.
I poliziotti nel frattempo, con la collaborazione della Stazione Carabinieri di Magione (Perugia), accertavano l'effettiva evasione del brasiliano
dagli arresti domiciliari e per lui si spalancavano definitivamente le porte delle celle di sicurezza.
Nel corso della mattinata l'uomo è stato poi processato per direttissima dal Tribunale di Verona che lo ha condannato a 10 mesi di
reclusione da scontare nel carcere di Montorio.