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PENDOLARI DELLE TRUFFE AD ANZIANI SMASCHERATI E ARRESTATI DALLA POLIZIA

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truffa

L'anziana non cade nel tranello ed allontana la truffatrice la quale fuori del palazzo trova i poliziotti pronti ad ammanettarla

Sono stati convalidati oggi gli arresti eseguiti dalla Polizia scaligera, con la remissione in libertà di tutto il quartetto componente una banda di pendolari delle truffe che, alle ore 16,00 di ieri, nel cittadino quartiere di Borgo Trento, hanno messo a segno un tentativo di truffa ai danni di un'anziana 80enne la quale, avendo intuito che trattavasi di un raggiro, non è caduta nel tranello ed ha cominciato ad urlare facendo desistere una delle tre donne della banda.

Il menzionato quartetto, al termine dell'udienza in Tribunale, è stato condotto nuovamente in Questura e qui ciascuno di loro è stato munito di foglio di via obbligatorio con contestuale divieto di fare ritorno a Verona, a firma del Questore Rosato.

Ed è proprio nell'ambito dell'incremento dei servizi di pattugliamento e di controllo del territorio disposti dal Questore Rosato, che si sono svolti questi arresti, che hanno visto l'azione congiunta dei poliziotti dell'U.P.G.S.P - Volanti e della Squadra Mobile, facendo scattare le manette ai polsi della gang di truffatori.

Si tratta di tre donne ed un uomo, tutti di nazionalità polacca, residenti a Novara, con numerosi precedenti specifici, socialmente pericolosi in quanto avvezzi a compiere furti in danno di vittime anziane.

Ma, ritornando alle circostanze dell'arresto, i poliziotti della Squadra Mobile hanno intercettato l'autovettura sulla quale i 4 polacchi viaggiavano e, seguendola a distanza da via Mameli fino a via Bixio, hanno scoperto la tattica di truffa che, in verità, ricalca il solito rituale.

Individuata la vittima tra i passanti, i quattro l'hanno seguita dapprima con l'autovettura e quando la malcapitata giungeva nei pressi di casa, si fermavano; poi, una delle donne scendeva dal mezzo e con le dovute cautele seguiva l'anziana fino al cancello della sua abitazione.

Qui, una volta che la malcapitata vittima entrava nella propria abitazione, la truffatrice, dopo qualche istante, bussava alla sua porta e con un banalissimo pretesto: di avere una penna in prestito per scrivere un messaggio ad una signora del palazzo, asseritamente fuori casa ed alla quale avrebbe dovuto consegnarle della biancheria, si introduceva nell'appartamento della vittima.

Nel frattempo, in strada, le altre due donne si preparavano scendendo dalla macchina e si avvicinavano al cancello d'ingresso del condominio; l'uomo, invece, posto alla guida dell'autovettura, faceva manovra di inversione, accostando il veicolo al menzionato cancello, pronto per un'eventuale fuga.

La gang, ignara di essere stata seguita e scoperta nel proposito di truffa, di lì a qualche istante, veniva raggiunta da due Volanti della Polizia con agenti in divisa, all'uopo interpellata dai colleghi in borghese della Squadra Mobile, venendo così smascherata.

I quattro venviano tutti prontamente bloccati: sia i tre che si trovavano in strada, sia la loro complice che, tuttavia, era stata già allontanata dall'anziana vittima che, avendo intuito i maldestri proprosti, cominciava ad urlare.

Oltre a non essere riusciti a far cadere nel tranello l'anziana 80enne, altresì vano è stato anche il tentativo di una delle tre donne di liberarsi di un cacciavite in suo possesso, infatti, alla vista dei poliziotti in divisa, lo stesso arnese veniva gettato in giardino ma recuperato e sequestrato dai poliziotti.


16/02/2012

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