Continuano le iniziative di prevenzione della Polizia Stradale di Verona
Con ogni probabilità gli studenti dell'Istituto per geometri "Cangrande" di Verona tutto si attenderanno, fuorché di vedere
poliziotti ed infermieri tra i banchi, planimetrie degli incidenti alla mano, a misurarsi in lezioni di sicurezza stradale.
E' quello che accadrà il mattino del 17 febbraio, quando giungerà alla scuola il Gruppo di prevenzione formato da Polizia Stradale,
Suem 118 dell'Ulss 20 e genitori dei 5 ragazzi che hanno perso la vita nel giugno del 2005 a Caselle di Sommacampagna.
La "squadra", nata su iniziativa della Polizia di Stato per fronteggiare le "stragi del sabato sera", porterà in classe tutta la propria
esperienza nel campo del soccorso per sensibilizzare i giovani sulle conseguenze, spesso disastrose, della guida in stato d'ebbrezza alcolica o
sotto l'effetto delle droghe.
Gli agenti illustreranno dapprima l'incidente dal punto di vista tecnico, per poi passare alle immagini e lasciar la parola agli infermieri a cui
spetterà il compito di far lo spaccato sul soccorso portato ai feriti che, nei casi più gravi, trascorreranno giorni e giorni negli
ospedali. La testimonianza più forte, infine, arriverà dai genitori che, in maniera pacata e dignitosa, racconteranno l'incidente
visto con gli occhi dei padri e delle madri.
Uno sprint comunicativo sempre in movimento, dove agenti, infermieri e genitori non siedono mai in cattedra, ma camminano tra gli studenti, li
invitano a parlare, a raccontare le loro nottate e così le contrapposizioni si tramutano in esperienze condivise su cui ogni ragazzo
potrà riflettere, in libertà.
La Polizia di Stato si è posta il traguardo molto ambizioso di mutare il comportamento dei giovani, prescindendo dalla mera applicazione
delle sanzioni, ma adottando il linguaggio delle emozioni dove l'uniforme non costituisce ciò che divide, ma ciò che unisce, dove
l'abbraccio non sarà solo virtuale ma anche reale - già - perché nel corso della mattinata verrà proiettato un spot
durante il quale ragazzi, poliziotti, infermieri e genitori saranno fisicamente a contatto tra loro in un'esperienza unica ed inusuale.
Terminato l'incontro gli studenti potranno festeggiare il carnevale veronese con una consapevolezza in più: il divertimento rimane tale solo
se "CHI GUIDA NON BEVE".