Offrivano agli immigrati una residenza ed un impiego di lavoro fittizi per conseguire visti di ingresso e titoli di soggiorno
Gli agenti della Squadra Mobile di Verona hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico di due avvocati che,
attraverso l'ottenimento di false certificazioni, garantivano a cittadini stranieri, soprattutto cinesi e pachistani, rinnovi dei permessi di
soggiorno, visti di ingresso e successivi permessi di soggiorno per ricongiungimento familiare e carte di soggiorno.
Gli investigatori hanno accertato che i due richiedevano somme di denaro che andavano dai 1.500 euro per un visto di ingresso per lavoro
subordinato a 3.000 euro per un rinnovo di permesso di soggiorno fino ad arrivare ai 6.000/10.000 euro per ricongiungimento familiare.
I legali assicuravano il successo di ogni pratica offrendo agli immigrati una residenza ed un impiego di lavoro fittizi. Gli avvocati, proprietari
di diversi immobili a Villafranca e Castel d'Azzano, affittavano i locali agli stranieri per il tempo necessario al rilascio del permesso di
soggiorno ed una volta ottenuto il documento dichiaravano l'irreperibilità degli ospiti al fine di permettere l'invalidazione del contratto
di affitto e quindi il subentro di nuovi stranieri.