Il titolare del negozio denunciato anche per altre violazioni
Il titolare di un esercizio commerciale ubicato nel veronese è stato denunciato dalla Polizia all'A.G. per aver:
- posto in vendita prodotti esplodenti, categoria V gruppo C senza la prescritta licenza del Prefetto; - detenuto per la vendita manufatti pirotecnici in misura superiore a quelli consentiti dalla Legge (25 Kg. della V categoria gruppo D e 10 Kg della V categoria gruppo E); - e per non aver adottato le necessarie cautele alla loro detenzione.
I controlli presso le rivendite di artifici pirotecnici erano stati già annunciati dalla Questura scaligera che, come ogni anno, nell'ambito della campagna sia di prevenzione finalizzata al contrasto dell'accensione pericolosa degli artifici pirotecnici sia di repressione contro il commercio non autorizzato degli stessi. Infatti, nella giornata di oggi i poliziotti della Sezione Investigativa della Polizia Amministrativa hanno proceduto al sequestro di circa 100 chilogrammi di botti per i quali appunto non è autorizzata la libera vendita.
Durante il controllo gli agenti hanno acceratto che presso il bancone del negozio vi erano, tra i manufatti pirotecnici posti in vendita, dei petardi Mefisto Manna e dei petardi Magnum L.V. che dai primi accertamenti esperiti rientrano tra i prodotti esplodenti della categoria V gruppo C e pertanto soggetti, per la relativa vendita, al possesso della licenza prefettizia ex art. 47 del TULPS così come prescritto dall'art. 98 comma 1 del regolamento del TULPS.
Sebbene la recente normativa in materia che consentirebbe agli esercizi di vendita al dettaglio di manufatti "ex declassificati" non muniti di licenza di P.S. la vendita dei prodotti appartenenti alle categorie V gruppo C (senza obbligo di registrazione), D ed E ancorchè acquistati in data antecedente all'11.09.2011, di fatto, al momento del controllo il titolare non è riuscito a dimostrare, dalla poca documentazione in possesso, che trattavasi di materiale acquistato in data antecedente la normativa attualmente in vigore.
Inoltre, sempre durante la medesima attività di controllo, gli investigatori hanno accertato che il titolare dell'attività deteneva, senza licenza, un quantitativo di massa attiva di manufatti esplodenti pari a chilogrammi 99,787 Kg, ovvero un quantitativo di gran lunga superiore a quello consentito dalla legge, cioè massimo di 25 kg.
Infine, il materiale detenuto all'interno del locale magazzino, costituente la quasi totalità dei manufatti sequestrati si trovava accatastato in maniera promiscua, ovvero adiacente a materiali infiammabili quali peluche, rotoli e oggetti in carta e piatti di plastica. Circostanza ulteriore questa oggetto anch'essa di denuncia.