Uno dei frati della Chiesa li riconsoce dall'identikit fornito dalla vittima
Sono stati denunciati alla Procura presso il Tribunale di Venezia e dovranno rispondere di "furto aggravato e rapina in concorso" i due minorenni veronesi che, nella tarda serata di martedì, si sono introdotti all'interno del patronato della Chiesa di San Bernardino e una volta all'interno hanno asportato cibo di vario genere, nascondendolo in un grosso sacco di plastica.
Quando sono usciti, però, i due ladruncoli sono stati scoperti da un uomo che abita nei pressi il quale, li ha seguiti a distanza, senza perderli di vista.
I due ladruncoli, però, accortisi di essere pedinati, hanno affrontato l'uomo dapprima minacciandolo di ritorsioni qualora li avesse denunciati e, poi, uno di loro, l'ha aggredito con calci alle gambe fino a sfilargli dalla tasca della giacca il portafoglio dal quale, una volta estrattone il contante, pari ad euro 90,00, se ne impossessava.
Lo stesso minore pretendeva, altresì, che il malcapitato gli consegnasse anche il telefono cellulare, ma dopo vari rifiuti i due minorenni si allontanavano di corsa.
Immediata la segnalazione della vittima al 113 che, inviava sul posto i poliziotti della Volante.
Questi, preso atto dell'accaduto, contattavano subito il parroco del patronato il quale, verificato l'effettivo ammanco del cibo, ne riconosceva i responsabili in base alle precise descrizioni fornite dall'uomo rapinato.
I medesimi minorenni, quindi, venivano raggiunti dai poliziotti e dal parroco presso le loro rispettive abitazioni e qui identificati alla presenza degli ignari congiunti.
Mentre la refurtiva della chiesa veniva restituita al frate da uno dei due minorenni che la custodiva in casa, i soldi provento della rapina non venivano rinvenuti, anche perché ambedue i ragazzini negavano di aver rapinato l'uomo che li aveva seguiti.