"INFORMARE PER PREVENIRE" questo lo slogan
La Polizia di Stato rinnova la campagna di prevenzione contro le truffe agli anziani mettendo in gioco ogni utile canale d'informazione per veicolare il messaggio di prevenzione alle persone anziane della città e della provincia.
"Informare per prevenire" è lo slogan con il quale il Questore di Verona Michele Rosato rilancia la politica di prevenzione del fenomeno, che in questi giorni ha fatto registrare in città un tentativo di truffa andato a vuoto per effetto dell'accortezza di una coppia di anziani che avevano chiuso a chiave la porta della camera da letto, impedendo agli intrusi di accedervi e compiere la truffa.
L'episodio è accaduto in città, vero le ore 18,00 di ieri, in un condominio del quartiere "Ponte Catena", due anziani mentre facevano rientro a casa, nel frangente di entrare nell'abitazione, dopo aver aperto la porta, sono stati avvicinati da due donne, verosimilmente nomadi, quarantenni, le quali si sono introdotte nell'appartamento col pretesto di lasciare un pacco per la loro vicina di casa.
Una delle due ha chiesto di avere un bicchiere d'acqua, mentre l'altra si è diretta verso la camera da letto trovando però la porta chiusa a chiave e, dopo un vano tentativo di forzatura, la donna insieme alla complice hanno desistito e si sono allontante a mani vuote.
Ecco, quindi, nuovamente la necessità di mettere in guardia gli anziani dai pericoli che caratterizzano queste odiose forme di reato.
L'attività di prevenzione, però, richiede anche il supporto dei media locali affinchè diffondano ampiamente e ripetutamente, quelli che sono i preziosi consigli, accorgimenti e comportamenti che la Polizia di Stato fornisce agli anziani per potersi difendere.
Si tratta di consigli che mirano a proteggere gli anziani dai raggiri di chi, usando maniere gentili, cattura la loro fiducia per poi derubarli; persone scaltre e senza scrupoli, che approfittano della loro solitudine per raggirarli, facendo ricorso anche a pretesti che per attecchire e/o convincere l'anziana vittima coinvolgono affetti e persone care.
L'invito che viene rivolto agli anziani è di condividere i propri dubbi con la Polizia: una telefonata in più non costa nulla e può evitare situazioni spiacevoli.
Le truffe agli anziani e i modi per "estorcere" loro soldi sono tanti ed a volte molto fantasiosi: è accaduto spesso, infatti, che la vittima prescelta viene avvicinata per strada e, fingendosi amico di uno stretto familiare, il truffatore prospetta una situazione di necessità di somme di danaro da consegnare al congiunto in difficoltà .
Una volta carpita la fiducia dell'anziano, il truffatore si fa addirittura accompagnare in banca ove l'anziano preleva consistenti somme di denaro contante che quindi consegna nelle mani del suo truffatore.
A tale riguardo di notevole importanza è la collaborazione che possono prestare gli impiegati postali e di banca preposti alle attività di sportello, ai quali si chiede sempre di verificare circostanze di prelievo da parte di anziani, magari contattando i familiari degli stessi o, in casi di sospetto, avvertire la polizia tramite il 113.
Si ribadisce, altresì, che non esistono rappresentanti di associazioni, tecnici o funzionari di ENEL, AGSM, AMIA del Comune, autorizzati ad andare casa per casa a chiedere denaro"; in presenza di queste situazioni non bisogna aprire la porta di casa, ma avvisare le forze dell'ordine.
I numeri di telefono da digitare nel caso di difficoltà sono: il 113 per la Polizia di Stato il 112 per contattare i Carabinieri ed il 117 per la Guardia di Finanza.
In tale ottica, proseguono gli incontri che la Questura di Verona effettua per consolidare l'azione di prevenzione, presso le sedi circoscrizionali, nei centri anziani e nelle parrocchie per distribuire il nostro opuscolo contenente le regole d'oro da osservarsi per difendersi dalle truffe.