Gli agenti della Squadra Mobile gli notificano l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, lui evade e le volanti lo arrestano
Nel Gennaio dello scorso anno una donna moldava di circa 40 anni aveva denunciato l'ex compagno alla Polizia, riferendo che l'uomo, un cittadino rumeno, non appena terminata la relazione sentimentale durata diversi anni, l'aveva più volte minacciata e molestata, seguendola, telefonandole insistentemente, inviando decine e decine di sms, facendosi trovare sotto casa o fuori dal luogo di lavoro, dove fermava anche i suoi colleghi di lavoro, pur di avere informazioni sulla sua nuova vita.
La denuncia della donna e gli elementi raccolti dalla Squadra Mobile avevano permesso di notificare al cittadino rumeno, il 9 febbraio 2010, il divieto emesso dal GIP del Tribunale di Verona, di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna e dai suoi familiari, nonché di comunicare con qualsiasi mezzo con lei e i suoi prossimi congiunti e/o amici.
Successivi diversi interventi delle Volanti, prontamente intervenute su chiamata della donna, ogni volta che l'uomo contravveniva al divieto, ed il costante monitoraggio della situazione da parte della Sezione specializzata della Squadra Mobile, hanno permesso di portare nuovi elementi all'A.G., tanto da far ritenere che la misura sino a quel momento disposta fosse ormai inefficace.
Per tale motivo nel pomeriggio di mercoledì, gli agenti della Squadra Mobile hanno notificato al cittadino rumeno l'ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, ponendo fine all'incubo della donna moldava.
Giovedì sera gli agenti delle volanti durante un controllo mirato, hanno verificato che l'uomo aveva eluso la misura cautelare e l'hanno rintracciato, arrestandolo in flagranza per evasione. Nel corso dell'udienza odierna il giudice ha convalidato l'arresto del rumeno che resta in carcere in attesa dello svolgimento dell'udienza di rinvio prevista per il 23 marzo prossimo.