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Commando armato tenta rapina in gioielleria. La Polizia sventa il colpo.

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Uno dei rapinatori non si arrende, tenta di armarsi ma resta ucciso. Gli altri sette tutti arrestati.

Un vero e proprio commando di rapinatori è stato bloccato ieri sera, attorno alle 18,00, in località Portile, piccolo centro a sud di Modena, dai poliziotti della Squadra Mobile di Verona, Padova, Como e Modena, durante un tentativo di assalto ad una gioielleria del posto.

Gli investigatori scaligeri, che già erano sulle tracce della gang, venuti a conoscenza del colpo che sarebbe stato messo a segno in serata, hanno intercettato e seguito l'intero commando: 2 donne e sei uomini, tutti appartenenti all'etnia Sinti, fino all'obiettivo preso di mira: la gioielleria Viola di Portile (MO).

Qui, il piano dei rapinatori ha avuto inizio: due donne entrano nella gioielleria avendo cura di lasciare aperta la porta blindata ai loro complici i quali, nel frattempo, scendono dalle loro tre autovetture per compiere la rapina.

Ignari di essere stati seguiti e della presenza di poliziotti in borghese, la gang viene bloccata nell'azione delittuosa prima che venga portata a termine, la Polizia irrompe nella piazza, gli investigatori si qualificano e intimano ai banditi di arrendersi e ad alzare le mani, sparando alcuni colpi di pistola in aria; ma, uno di loro, il capobanda, di tutta risposta, porta le mani all'altezza della cintura, affannandosi a cercare l'arma che ha indosso.

Uno dei poliziotti intuisce la volontà del rapinatore di volersi armare per poi fare fuoco e, quindi, spara per primo all'indirizzo dello stesso attingendolo, con un solo colpo, all'altezza della spalla sinistra.

Il rapinatore cade a terra e muore, in tale frangente l'arma: una pistola marca Bernardelli, calibro 9 x 21, provvista di caricatore con 11 proiettili di cui uno in canna, che risulterà, poi, provento di furto, gli scivola a terra, mentre, tutti gli altri sette, arresisi, vengono arrestati per "tentata rapina aggravata in concorso".

Nella circostanza si è altresì appurato che il commando era provvisto di guanti in lattice e passamontagna, rispettivamente utili a eludere impronte e a travisare il volto.

Il bandito deceduto è Mayer Giuseppe, 61enne, originario di Marcon (VR) ma residente a Bollate (MI), giostraio, così come tutti gli altri appartenenti alla gang; lo stesso è un già conosciuto alle forze di Polizia per i suoi numerosi precedenti di polizia ed in particolar e reati contro il patrimonio.

Sul luogo teatro della rapina è intervenuto anche il P.M. di turno di Modena dr. Stefani.


02/02/2011

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